Cannabis e società: perché l’Italia non è pronta per la legalizzazione?

Un dibattito ricco di incoerenze

Molti giornali e politici demonizzano la cannabis, ritenendo che sia una sostanza letale paragonabile all’eroina. Da sempre Forza Nuova si scaglia contro le proposte di legalizzazione e contro i tentativi di normalizzazione della cannabis. Gli esponenti di FN ritengono che la legalizzazione sia pensata per ‘rincitrullire’ i cittadini per poterli controllare. Si scagliano contro i nuovi negozi che vendono la famosa ‘legal weed’, sostenendo che incitino al consumo di droghe. Sui social il dibattito è molto animato e procede da anni. In molti ritengono il proibizionismo di Forza Nuova incoerente e retrogrado. Da anni, infatti, in molti paesi la cannabis è stata legalizzata o depenalizzata e le statistiche non hanno rilevato alcun danno sulla salute dei cittadini. Che siano tutti ‘rincitrulliti’ gli abitanti delle città dove l’erba è legale? Tanti hanno citato le numerose ricerche pro cannabis fatte dagli scienziati e dai medici. In molti hanno parlato di un vantaggio a livello ambientale ed economico. Tantissimi ritengono che i distributori di sigarette e alcolici siano ancora più dannosi, poiché incitano ad assumere sostanze che possono essere letali. La cannabis, invece, non ha ancora ucciso nessuno. Due tesi contrapposte, che si danno contro di continuo animatamente. Da un lato c’è chi afferma che l’erba sia un demone da schiacciare, il primo passo verso le droghe pesanti. Prendendo come punto di riferimento i paesi dove la cannabis è legale, come l’Olanda o il Canada, è ormai chiaro che i vantaggi della legalizzazione della cannabis sono parecchi. Tuttavia c’è chi, esagerando, ritiene la cannabis la soluzione per tutti i mali e i problemi. Il vero nemico di entrambe le parti è la manipolazione dell’informazione.

Tra disinformazione, confusione e demonizzazione

L’Italia non è ancora pronta alla legalizzazione perché il dibattito è ancora troppo confuso. L’informazione dovrebbe essere neurale, ma viene manipolata continuamente. Nell’opinione pubblica molti sostenitori di destra ritengono che la legalizzazione interessi solo alle ‘zecche rosse’ che vogliono ‘drogarsi liberamente’. D’altra parte c’è chi manifesta per la legalizzazione in modo caotico e aggressivo, alimentando l’immagine del ‘casinista’ dipinta da chi è contro la legalizzazione. Una società disinformata è molto manipolabile. Il dibattito non trova una soluzione perchè mancano informazioni neutrali. A confondere sono innanzitutto le discussioni per i negozi di ‘legal weed’. Tanti ritengono che siano un passo verso la futura legalizzazione. Alcuni sostenitori della sinistra estrema invece ritengono che questi rivenditori siano ‘l’ennesima italianata’. Essi sostengono che l’Italia dimentichi la lotta per la legalizzazione. Come sopra citato, invece, alcuni sostengono che incitino a fare uso di droghe. Questo non fa altro che alimentare la confusione, soprattutto tra gli adolescenti. L’Italia ha subito troppo a lungo il danno del proibizionismo, ecco perché è così confusa. Dunque la legalizzazione non può avvenire dall’oggi al domani, ma è un processo che deve essere portato avanti con coerenza e informazione. Ci sono dei pilastri da abbattere. Le idee retrograde secondo cui la cannabis è paragonabile all’eroina e il credere che la cannabis sia un’erba magica in grado di risolvere tutti i problemi. Innanzi tutto è necessaria la depenalizzazione. Troppo spesso chi viene scoperto con una piccolissima quantità di cannabis viene trattato come un criminale. Inoltre è necessario trasmettere informazioni neutrali. La cannabis essendo tra le mani del mercato nero può far male perché è alterata da sostanze nocive che servono ad aumentarne il peso e a condurre i consumatori all’uso di sostanze più pesanti. L’autoproduzione aiuterebbe a evitare di consumare cannabis comprata dal mercato nero. Tuttavia è pur sempre una sostanza, e abusarne non fa bene. Non è letale, ma può causare paranoia e psicosi in chi ne abusa continuamente. Non è da vedere come l’erba dei miracoli. I suoi vantaggi sono numerosissimi, sia in ambito sanitario che ambientale, ma non rappresenta la soluzione ad ogni problema.

Antonella Soldi