Bombe spaziali
La sonda Hayabusa 2, in orbita attorno all’asteroide Ryugu, dopo aver fatto scendere sull’asteroide un piccolo sciame di mini-robot e il rover MASCOT, Hayabusa 2 ha bombardato l’asteroide per portare alla luce gli strati più interni e antichi. A breve atterrerà nel cratere artificiale e preleverà un campione di quel materiale esposto, che gli scienziati ritengono inalterato dagli albori del Sistema Solare. La sonda aveva già bersagliato l’asteroide, ma adesso si trattava di creare un vero cratere, grazie a un impattatore, che è un cannone. Dopo essere stato sganciato a 500 metri di altezza, l’impattatore ha aspettato che la sonda madre fosse dall’altro lato dell’asteroide per sparare un proiettile alla velocità di 7.200 km/h. Con la sonda nel cratere artificiale, il materiale prelevato sarà custodito al suo interno fino al 2021, anno in cui è previsto il suo rientro sulla Terra.

Gli asteroidi
Un asteroide è un piccolo corpo celeste simile per composizione ad un pianeta terrestre, generalmente privo di una forma sferica, in genere con un diametro inferiore al chilometro, anche se non mancano corpi di grandi dimensioni. Si pensa che gli asteroidi siano residui del disco protoplanetario che non sono stati incorporati nei pianeti, durante la formazione del Sistema. La maggior parte degli asteroidi si trova nella fascia principale, e alcuni hanno degli asteroidi satelliti. Hanno spesso orbite caratterizzate da un’elevata eccentricità. Gli asteroidi composti per la maggior parte di ghiaccio sono conosciuti invece come comete. La maggior parte degli asteroidi orbitano tra Marte e Giove, ad una distanza compresa tra 2 e 4 UA dal Sole, in una regione conosciuta come Fascia principale. Questi oggetti non poterono riunirsi a formare un pianeta, a causa delle forti perturbazioni gravitazionali del vicino pianeta Giove. Le migliorate capacità dei moderni telescopi hanno permesso di estendere le nostre conoscenze sugli oggetti transnettuniani. Oggi vengono comunemente riconosciute tre grandi distribuzioni asteroidali oltre l’orbita di Nettuno: la fascia di Edgeworth-Kuiper, il disco diffuso e la nube di Oort.
Missili per salvare la Terra
Gli asteroidi sono molto spesso protagonisti di film, ma purtroppo per loro vengono sempre distrutti. In uno di questi film di nome Meteor un equipaggio di astronauti in orbita intorno a Giove, nella fascia di asteroidi, osserva la collisione tra una cometa ed un asteroide denominato Orfeo. La navicella sulla quale viaggiano viene distrutta da un frammento dell’asteroide, ridotto in pezzi per l’impatto, e tutti gli astronauti perdono la vita. Mentre il governo e gli alti ufficiali dell’esercito si impegolano in manovre politiche frammenti più piccoli e veloci di Orfeo iniziano a piovere sulla Terra. Il piano che va per la maggiore è quello che punta ad utilizzare la piattaforma missilistica orbitante provvista di 16 missili atomici denominati Hercules, ma ad un’approfondita analisi questa risulta insufficiente per distruggere Orfeo che è largo otto chilometri nel punto di massima ampiezza. A questo punto si mira ad ottenere la disponibilità della controparte sovietica, la quale ha in orbita una piattaforma analoga alla sua e provvista anch’essa di 16 testate nucleari chiamate Pietro il Grande. Alla fine grazie alla collaborazione USA-URSS per Orfeo non c’è scampo: i due gruppi di missili, ormai riuniti tra loro, lo centrano in tre ondate successive, disintegrandolo completamente. La notizia raggiunge Bradley attraverso una radiolina a pile e scatena l’esultanza di tutti.
Alberto Simula