Batman e Robin gay? Allusioni e rapporti omoerotici che si rifanno alla Grecia Antica

Potrebbe sembrare un collegamento assurdo, eppure il connubio Batman-Robin è stato soggetto ad interpretazioni omoerotiche in questi anni, che ritrovano il loro precedente nei rapporti tra maschi della Grecia Antica. 

Batman e Robin, maestro e allievo, adulto e ragazzino. Sembrerebbe tutto così semplice, puro e scontato, eppure non lo è affatto. Batman, sotto la cui maschera si cela l’identità di Bruce Wayne, decide di “adottare” Dick Grayson quando la famiglia del ragazzo viene sterminata dal boss mafioso Tony Zucco. Dick segue l’educazione che gli viene impartita da Bruce in tutti i sensi. Seguirà il suo sfarzoso stile di vita, ma sopratutto percorrerà le sue orme. Quest’ultima espressione non è assolutamente metaforica: nel momento in cui Dick scopre che Bruce è in realtà Batman, è ostinato a lottare il crimine insieme a lui e, provato da quello che ha subito sulla sua pelle, diventa il primo Robin della saga che riguarda Ghotam (ce ne sono stati altri tre: Jason Todd, Tim Drake, Stephanie Brown, Damian Wayne), fiancheggiando l’uomo pipistrello in tutte le sue missioni. Tutti coloro che hanno indossato il costume di Robin sono stati addestrati da Batman alla lotta, esperti in criminologia, allenati nell’uso di diverse armi e introdotti a competenze elevate in ambito  tecnologico ed informatico.

Cosa c’è quindi di strano in questa appassionata serie a fumetti?

Il rapporto tra Batman e Robin, così vincolante e morboso a tratti, ha richiamato, nel corso delle avventure dei personaggi, una sottile linea omoerotica sulla quale si sono generate diverse interpretazioni. Tutto sarebbe nato, scrive Weldon, ai tempi dei primi fumetti quando, nel lontano 1940, sul numero 38 andò in stampa un errore di battitura a proposito dell’arrivo di Robin: invece di “an ally”, un alleato, in pagina apparve scritto tutto attaccato “anally”, cioè analmente. Il risultato testuale era il seguente: “Batman prende analmente sotto il mantello per combattere il crimine”. I due sono davvero intimi: in alcuni numeri vanno in barca sul laghetto di Gotham City, soli e di notte, sono nudi che fanno la lampada abbronzante e si svegliano nello stesso letto. Bruce gira in vestaglia da camera, ha sempre  enormi vasi di fiori nelle stanze, insomma sembra il sogno di una vita coniugale omosessuale. Tutte quelle donne attorno con abiti fetish, e lui che è indifferente, interessato solo a Robin. Chiaro, ogni relazione fra uomini può non essere erotica, soprattutto se il legame è padre-figlio, fratello maggiore-fratello minore, ma la questione è sfuggita di mano, e i due sono diventati icona gay. I gay di allora non si vedevano rappresentati nei mass media, tantomeno sui fumetti. La lettura omosessuale di Batman e Robin è maliziosa, successiva, costruita negli anni. Comunque, con l’arrivo del maggiordomo Alfred, cattivi vari e bat-girl, i due non ebbero molto tempo da trascorrere insieme. Si discuteva molto di tre uomini coabitanti nel maniero di Wayne, e nel 1964 Alfred fu sostituito da Zia Harriet.

La presunta omosessualità di Batman è stata oggetto di studi accademici sin da quando lo psicologo Fredric Wertham asserì nel suo saggio del 1954 Seduction of the Innocent quanto segue: «Le storie di Batman sono psicologicamente omosessuali.» Affermò inoltre: «La tipologia delle avventure di Batman può indurre i bambini a sviluppare fantasie omosessuali, molte delle quali a livello inconscio.» Ancora Wertham scrisse: «Solo chi è completamente all’oscuro dei fondamenti della psichiatria moderna e della psicopatologia sessuale può ignorare la subdola atmosfera omoerotica che pervade le avventure di un uomo adulto come Batman e del suo giovane “amichetto” Robin». Andy Medhurst scrisse nel suo saggio del 1991 intitolato Batman, Deviance, and Camp che Batman è un’icona gay proprio perché «Fu uno dei primi personaggi dei fumetti ad essere accusato di omosessualità». Inoltre, un tale Frank Miller descrisse il rapporto tra Batman e il Joker come «un incubo omofobo», riferì di vedere maggiormente il personaggio come un uomo che sublima le sue pulsioni sessuali attraverso la lotta al crimine, concludendo: «Sarebbe più “sano” se fosse veramente gay.» Burt Ward, che interpretò Robin sullo schermo nel serial televisivo degli anni sessanta, ha affermato che la relazione tra Batman e Robin poteva effettivamente anche essere interpretata come una sorta di relazione sessuale. Tuttavia, i recenti autori delle storie di Ghotam city hanno negato in modo chiaro e deciso che Batman non sia categoricamente omosessuale e, di conseguenza, il suo rapporto con Robin non può essere interpretato in chiave omoerotica.

Il rapporto omoerotico educativo nella Grecia Antica

La relazione tra Batman e Robin è speculare, se non frutto di una stessa rilettura, del tradizionale rapporto tra uomini che si praticava nella Grecia Antica. In primis, si badi bene a comprendere che il collegamento tra Batman e Robin e i legami omosessuali ellenici va inteso nella sua appendice generale ma non totale. La forma di legame più comune tra maschi nelle città greche era la cosiddetta παιδεράστια (paiderastia), che letteralmente significa “amore per i ragazzi”. Questo amore si esplicava principalmente tra un maschio adulto e un ragazzo che veniva chiamato per l’appunto πάις (pais, cioè ragazzo), fino a quando non gli fosse spuntata la prima barba. Il compito dell’anziano nei confronti del giovane era quello di educarlo alla vita militare, politica e virtuosa. Durante queste lezioni (si apprendeva in qualsiasi momento della giornata) poteva essere alta la componente erotica, motivata dal fatto che il presupposto, affinché il giovane fosse educato dall’anziano esperto, era l’interesse e l’ammirazione del primo per il secondo. Un po’ come quello che prova Robin per Batman dal momento in cui lo salva. Inoltre, l’educazione sessuale era facente parte del pacchetto istruttivo.

Alcibade viene insegnato da Socrate, François-André Vincent, Parigi 1776, oggi conservato al Musée Fabre di Montpellier.

La differenza tra il rapporto omoerotico della Grecia Antica e quello fra Batman e Robin, nonché la relazione omosessuale moderna, è il contesto. Mentre nel mondo ellenico delle città-stato l’amplesso e, tutto ciò che lo circoscrive, tra persone dello stesso sesso, era concepito come una cosa possibile e non oscena, una eventuale verità omosessuale addosso ad un eroe super muscoloso e virile quale è Batman, nel mondo moderno desta scalpore semplicemente perché non si addice al personaggio. Il legame gay non sollevava particolari problematiche in una società come quella greca, in cui lo scopo primo ed essenziale dell’amore era ricercare il bello. Perciò si poteva benissimo amare uomini e donne indistintamente, senza, ovviamente lasciarsi prender troppo dalle pulsioni e senza rinunciare alle leggi della natura. Un celebre esempio di questo rapporto è il dialogo tra Alcibiade e Socrate, riportato da Platone nel Simposio. Alcibiade loda Socrate per la sua saggezza, in special modo per il suo essere filosofo solamente ed unicamente grazie all’uso dei “nudi discorsi”, sine valersi della poesia e della sua manipolazione emotiva. Pian piano Alcibiade si avvicina al maestro, ma Socrate lo respinge con scaltrezza in quanto sa discernere l’eros corporeo da quello filosofico:

Caro Alcibiade, forse non sei uno sciocco, se quanto dici di me è effettivamente vero e in me c’è una qualche potenza in grado di farti diventare migliore: in me devi vedere una bellezza irresistibile, di gran lunga superiore alla tua grazia. E se tu, considerandola, metti mano a far comunità con me e scambiare bellezza contro bellezza, intendi approfittare (pleonektein) non poco di me, cercando di acquistare bellezza vera in cambio di bellezza opinabile e di scambiare il bronzo con l’oro. Ma guarda meglio, benedetto amico: ti potrebbe sfuggire che io non sono nessuno. È vero che la vista dell’intelligenza comincia a diventare acuta quando quella del corpo inizia a declinare: ma tu sei ancora lontano da quel momento.

Platone, Simposio (218d-219a).

Robin ammira il padre-Batman in quanto è stato cresciuto da quest’ultimo tramite l’amore per la legalità ed il bene; Alcibiade ammira Socrate per il modello di purezza che incarna, e non è un caso che Alcibiade divenne uno degli uomini politici più influenti dell’Atene Classica. Legalità, Amore e Bene si confondono per l’ennesima volta in storie distanti ma non distinte, senza distinguere sesso e scopi.

Filippo Triolo ©

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