Atypical è una serie tv statunitense, distribuita a partire dal 2017. Con le sue quattro stagioni e la sua serie di episodi ci racconta la storia di Sam, un ragazzo autistico.
Questa serie tv riesce a mettere in scena sequenze di vita quotidiana e, soprattutto, a farci vedere -almeno per parte- il mondo con gli occhi di un ragazzo con la Sindrome di Asperger, la quale è annoverata tra i disturbi dello spettro autistico. Entrano in gioco la scuola, le relazioni sociali, le sue passioni, gli sbagli e ogni piccola, nuova scoperta che Sam introduce nel suo bagaglio di vita.
La Sindrome di Asperger
Il nome attribuito alla sindrome deriva da colui che ne delineò il modello comportamentale: Hans Asperger. Essendo i suoi scritti in lingua tedesca non ebbero rapida diffusione, almeno fin quando lui era in vita. Fu Lorna Wing ad utilizzare per la prima volta -nel 1981- la locuzione “Sindrome di Asperger“. Nonostante tutto è bene dire che, sebbene il termine abbia avuto grande successo e sia ancora oggi utilizzato, nel DSM 5, 2013 è stato sostituito con “Disturbo dello spettro dell’autismo”. Si tratta, in ogni caso, di un disturbo pervasivo dello sviluppo, che non viene diagnosticato solo in relazione a delle caratteristiche che potremmo definire proprie, ma anche per la presenza di altre. Non a caso si parla comorbilità, ovvero la presenza di disturbi che non sono dovuti alla sindrome in sé.
Le lenti di Sam
Molto spesso, gli individui che rientrano in questa diagnosi mostrano dei comportamenti ripetitivi o, in generale, passioni che necessitano di una forte concentrazione. La prima puntata della prima stagione rende abbastanza chiara l’idea: la passione di Sam è l’Antartide, nome che dà titolo alla puntata. Hanno grande validità diagnostica i comportamenti motori, spesso stereotipati, i quali possono interessare le mani o altre parti del corpo, comportamento che anche Sam ha. Nei momenti di concentrazione, ansia e stress è solito “giocherellare” con un elastico e una matita, oppure toccare i capelli. Una delle spie più importanti in questa sindrome riguarda la comunicazione e il dialogo. L’interpretazione letterale di una frase, un brusco cambiamento negli argomenti trattati durante la conversazione o ancora l’incomprensione di alcune sfumature del linguaggio sono tipiche di chi ha la Sindrome di Asperger. Molto spesso Sam sembra non sentire cosa il suo interlocutore vuole comunicare perché perso nei suoi pensieri o ancora troppo concentrato su un argomento trattato in precedenza. Al contrario, può anche dominare nella comunicazione in maniera però, quasi univoca. Un esempio palese lo si ritrova nell’ultima stagione: il suo più caro amico ha una brutta notizia per Sam, eppure il protagonista, troppo nervoso per una discussione avuta con lui prima, ignora completamente ciò che gli è stato detto. Ancora tipico di Sam è portare delle cuffie isolanti che gli permettono di non percepire il caos di alcuni ambienti molto affollati come la scuola o i bus, indossare una specifica felpa per un preciso stato d’animo o nascondersi nell’armadio o nella vasca quando qualcosa non va.
L’importanza del lavorare su se stessi
L’aspetto più bello di questa serie, oltre a darci la possibilità di guardare al mondo in maniera diversa, è il grande insegnamento che conserva: bisogna mettersi in gioco e superarsi. Sam nel suo cammino incontra molti problemi: vuole avere una relazione con una ragazza e pur non riuscendo sin da subito, non si abbatterà; vuole autonomia, sebbene la madre sembri essere quasi un ostacolo alla realizzazione di questa sua prerogativa, ma riuscirà lo stesso ad ottenerla. Sembra confuso in merito al suo futuro e anche se non aveva valutato l’idea di andare al college, troverà il posto adatto a sé. Questi sono solo pochi dei limiti che Sam ha superato durante la sua crescita in queste puntate, aspetto di cui dovremmo fare tesoro.