Attenzione alla medusa! Specie che si possono trovare in Italia, quali sono pericolose e come comportarsi

Questa breve guida vi permetterà di riconoscere esemplari che potreste incontrare facendo il bagno o anche spiaggiate sul bagnasciuga, e di capire quali sono pericolose e quali invece innocue!

Se vi capita di fare il bagno nei nostri splendidi mari o anche di fare snorkeling vi potrà capitare di avere un incontro ravvicinato con queste creature, così semplici ma di estrema bellezza: conoscerle meglio vi aiuterà non solo a capire quali sono le specie pericolose e quali no, ma vi aiuterà anche ad apprezzarne il valore osservandole da lontano nel loro habitat naturale.

Quelle che siamo soliti attribuire al nome “meduse” sono classificate come Cnidari scifozoi, abitano i mari di tutto il mondo da più di 500 milioni di anni e sono fra gli organismi animali più semplici, eppure nascondo tanti segreti e negli ultimi anni stanno diventando sempre più frequenti nei nostri mari: anche per questo è importante sapere chi sono e come comportarsi.

N.B. È doveroso anzitutto precisare che tutte le meduse hanno sui tentacoli le cnidocisti, ovvero gli organi urticanti che contengono il veleno che utilizzano come difesa e come tecnica di predazione, ma non tutte hanno un effetto dannoso per l’uomo per questo alcune sono totalmente innocue. Inoltre, le cnidocisti si attivano solo se vengono sfiorate, e quindi il rischio di venire ustionati da specie dannose c’è solo se ci si avvicina troppo ai tentacoli (non ci sono cnidocisti nell’ombrello): nessuna medusa rincorre per pungere!

Pelagia noctiluca

Inconfondibile nel suo colore violaceo/rosa velato dalle trasparenze e l’ombrello puntinato, Pelagia noctiluca è forse la medusa più comune del Mediterraneo e soprattutto negli ultimi anni sta avendo un’esplosione demografica estremamente intensa anche in Italia. Avvistabile facilmente sotto costa anche in prossimità dei porti. È tanto bella quanto urticante, infatti il suo veleno può causare ustioni dolorose e pruriginose. Se vedete un gruppetto di queste, fotografatele in fretta e poi, via!

Chrysaora hysoscella

Riconoscibile per i disegni a forma di V sull’ombrello, colore tendente al marroncino/giallastro ed eleganza nei movimenti lenti, questa specie è abbastanza comune nell’Adriatico e nel mar Ionio. Anche lei bella ma pericolosa, il contatto con i suoi tentacoli molto lunghi può causare ustioni dolorose talvolta anche gravi. Meglio starne alla larga.

Aurelia aurita

Su questa specie non potete sbagliare! Aurelia aurita è completamente trasparente/biancastra e ha caratteristiche gonadi visibili sull’ombrello a forma di quadrifoglio che la rendono unica. Solitamente di modeste dimensioni è una medusa non pericolosa, ma comunque urticante e non piacevole da toccare. È comune trovarla sotto costa ed è diffusa in tutto il Mediterraneo.

Cotylorhiza tuberculata

Comunemente conosciuta come Cassiopea Mediterranea è una medusa abbastanza grande ma totalmente innocua tanto che potreste anche toccarla e coccolarla (ma non fatelo!!). Diffusa in tutto il Mediterraneo meridionale, questa morbida medusa gialla sembra un disco volante e ha tentacoli piccoli quasi invisibili: si vedono bene solo le grandi braccia ripiegate all’insu tra le quali spesso nuotano piccoli pesciolini e crostacei. È davvero molto bella e caratteristica da osservare mentre si fa snorkeling.

Phyllorhiza punctata

Di modeste dimensioni e dai colori molto chiari, spesso bianca, Phylloriza sembra un funghetto con l’ombrello densamente puntinato e ben visibile, e le braccia incurvate verso l’alto. È una specie aliena proviene dal Mar Rosso ma è ormai presente anche nel Mediterraneo soprattutto in Sardegna. Leggermente urticante ma non pericolosa, solo un po’ fastidiosa. Se la incontrate ammiratela facendo comunque attenzione.

Rhizostoma pulmo

Una delle meduse dalle dimensioni più grandi nel Mediterraneo, può raggiungere anche 60/70 cm di diametro dell’ombrello e le braccia lunghe e tozze ospitano organismi come piccoli pesci. Intensamente bianca con una cornice blu/viola molto appariscente intorno all’ombrello è una specie di estrema bellezza ed eleganza, abbastanza solitaria. Non sempre è facile incontrarle ma spesso si spostano sotto costa e chi fa snorkeling sa quanto sia affascinante poter nuotar loro accanto: attenzione però ai tentacoli, corti e invisibili ma leggermente urticanti se toccati in maniera prolungata.

Carybdea marsupialis

Foto Carybdea marsupialis di Chiara Scrigner.

Questa specie è una cubomedusa e proprio come intuibile dal nome presenta ombrello a forma cubica ed ha un tentacolo abbastanza spesso per ogni vertice inferiore. Le cubomeduse diffuse nel mondo sono estremamente pericolose e i loro veleni sono fra i più potenti; nel Mediterraneo non erano state mai avvistate fino a qualche decennio fa quando Carybdea marsupialis ha fatto la sua comparsa, ora presente anche in Adriatico. Fortunatamente questa specie non è mortale come la sua stretta parente Chironex fleckeri, detta anche Vespa di mare, che ogni anno spaventa le coste australiane, ma ha comunque un veleno pericoloso per l’uomo e porta ustioni importanti e spiacevoli.

Infine, possiamo citare anche alcuni organismi facili da incontrare che spesso vengono confusi con meduse e che invece non sono meduse ma rientrano nel gruppo degli cnidari idrozoi, polipi coloniali galleggianti: Velella velella e Porpita porpita sono idrozoi di piccole dimensioni molto comuni da trovare spiaggiati e sono totalmente innocui per l’uomo; mentre Physalia physalis, meglio conosciuta come “caravella portoghese” è un idrozoo sifonoforo estremamente urticante e pericoloso: bellissimo da osservare, ma a debita distanza.

Velella velella; Porpita porpita; Physalia physalis

In conclusione, è doveroso sottolineare quindi non solo l’importanza di prestare più attenzione e curiosità per questi organismi così particolari, ma anche più rispetto lasciandoli nuotare tranquilli senza avvicinarsi troppo e senza prelevarli dal loro ambiente. In caso di avvistamento potete segnalarlo al MeteoMeduse che monitora gli spostamenti e le abbondanze di questi animali, e grazie alle segnalazioni dei cittadini tramite CitizenScience raccolgono informazioni utili e preziose per conoscere meglio questi organismi.

1 commento su “Attenzione alla medusa! Specie che si possono trovare in Italia, quali sono pericolose e come comportarsi”

  1. Articolo davvero interessante ed utile
    Riesce a trasmettere le informazioni chiaramente, necessarie per comprendere meglio questi animali meravigliosi e far sì che vengano tutelati da tutti

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