La relazione terapeutica è inedita, diversa da tutte le altre. Ci sono delle regole da rispettare, precisi confini dentro cui stare. Cosa succede se vengono oltrepassati?
L’amore non si sceglie, l’amore accade all’improvviso. Questo è quanto si dice ed è quello che può capitare anche in psicoterapia, quando il paziente si innamora del terapeuta. Questo è proprio quello che capita a Sam, protagonista di Atypical.
Atypical: una serie atipica
Sam è un adolescente con la sindrome dello spettro dell’autismo ad alto funzionamento. Nella serie tv Atypical vengono raccontate le sue caratteristiche, tipiche della sindrome, accompagnate da tutte le avventure e le sfide tipiche di quest’età piena di cambiamenti. Proprio la resistenza al cambiamento è una delle caratteristiche di questo disturbo e possiamo vedere Sam districarsi tra rapporti familiari, relazioni, situazioni in continuo mutamento.
Per aiutarsi in questo percorso è affiancato da una psicoterapeuta, Giulia, con cui si trova molto in sintonia. Questo è un elemento fondamentale nel percorso terapeutico: la fiducia è imprescindibile tanto che prende forma uno dei costrutti più studiati, il transfert. All’inizio considerato da Freud d’intralcio, poi elemento di centrale importanza, è un grande aiuto nel cammino terapeutico. Ad un certo punto, però, le cose cambiano. Sam si accorge di essere innamorato di Giulia e si dichiara. Come questo può influenzare la relazione terapeutica? Vediamolo insieme.
Quando il passato arriva nel presente
Il transfert è uno degli elementi più studiati all’interno della seduta terapeutica. Viene definito come un processo di trasposizione inconsapevole, durante l’analisi e sulla persona dell’analista, di sentimenti e di emozioni che il soggetto ha avvertito in passato nei riguardi di persone importanti della sua infanzia (Treccani). Il concetto è stato introdotto da Freud, fondatore della psicoanalisi, e aiuta il terapeuta a comprendere meglio il passato del paziente. Quando quest’ultimo traspone i propri vissuti ed emozioni, per il terapeuta diventa più facile riuscire a comprendere l’origine della sua difficoltà. In particolar modo, il paziente sposta i propri conflitti intrasoggettivi sul terapeuta, che sono residui delle relazioni vissute nell’infanzia, permettendogli così di comprendere meglio sé stesso.
Nasce l’amore: positivo o negativo?
Il paziente molte volte prova nei confronti del terapeuta un interesse che va oltre al transfert. Spesso, infatti, viene idealizzato come qualcuno che ascolta, fornisce aiuto, supporto e soluzioni. Lo psicoterapeuta allo stesso tempo, però, si nega in quanto è disponibile solo durante la visita e non rivela informazioni rilevanti sulla sua vita privata. Questo, infatti, andrebbe oltre all’obiettivo terapeutico.
Può accadere che il paziente si innamori del terapeuta, sperimentando sentimenti che vanno oltre alla terapia. In questo caso è compito dello specialista gestire al meglio la situazione, cercando di trarne beneficio. Indispensabile è poterne parlare liberamente durante la seduta per trovare le origini profonde di questo sentimento. Grazie a ciò si può meglio comprendere il funzionamento del paziente nelle sue relazioni, rendendolo più consapevole di sé. In altri casi, però, è possibile che questo amore sia d’intralcio al percorso terapeutico. Questo avviene quando, ad esempio, anche il terapeuta cede a questo sentimento, creando una relazione disfunzionale e non più utile al trattamento.
Nel caso di Sam, quando esprime il suo amore per la psicoterapeuta, lo fa apertamente. Questo non è salutare per il proseguimento della terapia in quanto il rapporto terapeutico è compromesso. Questa dichiarazione e l’impossibilità di diminuire questo sentimento impediscono di trasformare la situazione in positivo e risulta necessario interrompere le sedute. Questa diventa una sfida molto difficile da affrontare per Sam, che possiamo vedere alla difficile ricerca di un nuovo terapeuta.
L’amore di transfert, come viene definito nel gergo psicoanalitico, non può essere definito positivo o negativo in modo assoluto, ma dipende dalle condizioni in cui si presenta e da come viene gestito dal terapeuta. Nel caso di Sam è stato d’intralcio, ma in altri è possibile trasformare la situazione in occasione per migliorare il percorso.