Oprah Winfrey è una di quelle personalità che potrebbe tranquillamente definirsi Self-made Woman, ma la sua infanzia non è stata per nulla tranquilla e gioiosa. È nata nel Mississippi, uno Stato in cui nel 1954, anno di nascita di Oprah, ancora si lottava contro la segregazione razziale da una madre figlia di allevatori suini. Per un certo periodo sarà affidata ai nonni che le insegneranno a leggere e a scrivere. Quello che emerge dall’autobiografia non autorizzata, che si basa su 850 interviste fatte a persone vicine alla conduttrice, è l’infanzia tormentata, degradante e luttuosa della Winfrey. La madre era molto promiscua e indicò un marinaio quale potenziale padre di Oprah. Questo stile di vita poco sano del genitore creò situazioni pericolose per l’allora ragazza. Si parla di uno stupro e di continui maltrattamenti, ma anche di una gravidanza indesiderata all’età di 14 anni con il figlio poi nato morto. In seguito si trasferì in Tennessee dal padre e dalla matrigna che l’adorava. Grazie ad una rigida rieducazione, raggiunse ottimi risultati in campo scolastico, riuscendo ad ottenere una borsa di studio per l’Università del Tennessee e la laurea in Speech and Performing Arts. Nel frattempo la sua natura da conduttrice, il suo carisma e la sua abilità a parlare di fronte ad una platea viene già notata. Vinse un concorso per studenti che le diede l’opportunità di condurre un notiziario in una stazione radiofonica locale. Da qui in poi l’ascesa di Oprah è memorabile. Anche relegata alla fascia oraria mattutina, abbatte tutti gli indici di ascolto e il suo show risulta sempre il più seguito. Giunta a Chicago, nel giro di poche settimane, confermò il suo strepitoso successo. Con il suo The Oprah Winfrey Show vinse numerosi premi e andò in onda per venticinque anni. Ma la Winfrey non è esclusivamente una conduttrice; ha recitato in film quali The Butler, Selma e Il colore viola, ricevendo dei riconoscimenti e una candidatura agli Oscar. Conduttrice televisiva, attrice, ma anche imprenditrice e filantropa. Il patrimonio di questa self-made woman si aggira intorno ai 2,9 miliardi di dollari. Eppure secondo un recente studio Oprah non sarebbe riuscita a cambiare così notevolmente il suo status.
RICERCA TRA ECONOMIA E PSICOLOGIA
Un recentissimo studio del Boston College ha provato, unendo ricerche in ambito economico e psicologico, a rispondere alla domanda: quali sono le conseguenze più negative nel nascere in contesti svantaggiati. Finora economia e psicologia avevano indagato autonomamente, il team del college statunitense ha integrato del due materie arrivando ad una soluzione. Le disuguaglianze economiche a cui si è esposti sin da piccoli abbassano le aspettative di miglioramento. Questo è un concetto opposto a quello che l’America ha sempre venduto con il grande sogno americano, patria del concetto del self-made man. Eppure questa nuova ricerca indica come compiere comportamenti di mobilità sociale, ovvero passare da un livello socio-economico più basso ad uno più alto, sia estremamente difficile. A mancare sarebbe proprio la motivazione. Personaggi quali Oprah, ma anche Leonardo Del Vecchio e Roman Abramovich, rispettivamente il maggior produttore di occhiali quali Ray-Ban e Oakley e il patron del Chelsea Football club dove avrebbero trovato la forza di volontà per modificare il loro status? L’imprenditore italiano, uno di cinque figli, fu lasciato in orfanotrofio dalla madre vedova perché non riusciva a mantenerlo, adesso vanta un patrimonio di 16,4 miliardi di dollari; mentre il magnate russo nacque nella Russia meridionale in condizioni estremamente povere, valore attuale 8,7 miliardi.
MA COS’È LA MOTIVAZIONE?
Psicologicamente parlando la motivazione è l’insieme di bisogni che sono alla base del comportamento umano. Ogni persona è un sistema complesso di idee, credenze, diversi elementi che vanno a costituire la personalità, l’elemento comune a tutti è la motivazione. Il maggior contributo in questo tema è stato dato da Abraham Maslow e la sua Piramide dei Bisogni. Egli identificò delle fasi di crescita poste gerarchicamente dal bisogno più semplice a quello più complesso. Questo percorso prevede:
- Bisogni fisiologici. La prima motivazione è legata alla sopravvivenza, quindi si devono soddisfare necessità quali fame, sete, desiderio sessuale, igiene
- Bisogni di sicurezza, ovvero bisogni di appartenenza, protezione, stabilità necessari soprattutto durante il periodo evolutivo. Sorgono solo dopo aver soddisfatto l’aspetto fisiologico.
- Bisogni di appartenenza. Il desiderio di ognuno di noi di far parte della comunità sociale e di esserne un membro apprezzato e ben voluto.
- Bisogni di stima. L’esigenza di avere un riscontro sul proprio contributo e sul proprio valore dagli individui con cui interagiamo e che costituiscono la nostra rete sociale.
- Bisogni di autorealizzazione. È un’aspirazione individuale, il bisogno di superare i propri limiti, di essere ciò che si vuole essere.
Questa piramide è già stata scalata da molti self-made man e di sicuro la recente ricerca del Boston College non turberà i nuovi Oprah, Del Vecchio, Abramovich, Soros…
Sonia Felice