Se ne prendi due diventa mille
Si vede che hai provato qualcosina parlano
Parlano le tue pupille
E adesso che mi prendi per la mano vacci piano
Che se mi stringi così
Spesso, non ha davvero senso interrogarsi più di tanto sulle parole usate dal cantante con la pretesa di capire cosa intenda.

Il paracetamolo attenua l’intensità delle emozioni
L’antidolorifico più comune, il paracetamolo, sarebbe in grado di diminuire a breve termine l’intensità delle nostre emozioni e la reattività agli stimoli emotigeni. E’ quello che afferma la ricerca pubblicata su Psychological Science del 2015.
Questo noto farmaco da banco non si limiterebbe dunque ad attenuare il dolore fisico. In particolare, ridurrebbe la risposta a stimoli negativi.
Poichè la letteratura ha precedentemente dimostrato come la reattività degli individui a stimoli sia negativi che positivi possa essere influenzata da un singolo fattore, i ricercatori hanno condotto un esperimento per testare se il paracetamolo attenuasse le valutazioni delle persone e le reazioni emotive davanti ad immagini sia negative che positive. Per farlo è stato usato l’International Affective Picture System (IAPS), uno degli strumenti validati più utilizzati per elicitare emozioni, un database di immagini standardizzate capaci di stimolare specifiche risposte emotive nell’osservatore.

Lo studio ha considerato le risposte di 82 partecipanti: in una condizione veniva somministrata una dose di 1000 mg di paracetamolo, in una seconda condizione di controllo un placebo (una compressa identica, ma priva di principi attivi). Dopo 60 minuti dall’assunzione, venivano mostrate le immagini dello IAPS e veniva chiesta una valutazione delle proprie emozioni su una scala Likert a 6 passi. Coloro che avevano assunto paracetamolo riportavano emozioni di intensità inferiore rispetto ai partecipanti nella condizione placebo. In particolare, valutavano gli stimoli spiacevoli come meno negativi e quelli piacevoli come meno positivi.
I risultati potrebbero anche essere spiegati in modo diverso: il paracetamolo potrebbe influenzare il processo di valutazione di stimoli in senso più ampio, quindi non riguardare solo la valutazione di stimoli a contenuto emotivo. Per escludere ogni dubbio un secondo studio ha pertanto indagato questa seconda possibilità in un task di valutazione puramente percettiva: i partcipanti dovevano valutare l’aspetto cromatico le immagini. Ancora una volta, gli individui che avevano assunto il paracetamolo riportavano emozioni di minore intensità, tuttavia non si pronunciavano in modo diverso nel valutare il colore delle fotografie presentate.
Non si tratterebbe dunque di un generico effetto di offuscamento delle valutazioni cognitive soggettive, ma di uno specifico effetto del paracetamolo sulle emozioni. “Il paracetamolo, influenzerebbe a breve termine l’intensità delle emozioni e la reattività agli stimoli emotigeni“.
Consiglio per Calcutta e tutti i suoi fan: se le emozioni ti sovrastano e il cuore a mille non lo gestisci più, il paracetamolo potrebbe davvero aiutarti.
(***E’ UN MEDICINALE LEGGERE ATTENTAMENTE IL FOGLIO ILLUSTRATIVO, NON SUPERARE LE DOSI CONSIGLIATE***).
Susanna Morlino
@karmadelevingne