“Bohemian Rhapsody”: il genio musicale di Freddie Mercury finalmente raccontato al cinema

“Bohemian Rhapsody”, diretto da Bryan Singer, ha appena raggiunto in Italia l’incredibile traguardo di dieci miliioni di euro di incassi, riscuotendone ben uno e mezzo solo nella giornata di ieri. Il film che ripercorre i primi quindici anni della leggendaria rock band dei Queen, prende il nome da una delle loro canzoni più iconiche e famose che ben rappresenta l’originalità ed il genio creativo di Freddie Mercury, sul quale il film si incentra.

L’attore Rami Malek nei panni di Freddie

La canzone si distingue nel panorama rock per la particolarità non solo del testo, ma soprattutto della struttura musicale da cui è composta. Melodia e versi, furono assemblati interamente da Freddie Mercury nel suo appartamento di Kensington, a Londra, fra un foglio di giornale ed un elenco telefonico. Quest’immagine ben rende l’idea della natura di questo capolavoro, un’opera apparentemente caotica, che affonda le sue radici in molteplici generi musicali. Per capire quanto incredibile sia questa canzone, non si può far altro che ascoltarla. Rock ‘n roll ed insieme lirica. Chitarra, piano e ballata. Tutti elementi apparentemente contrapposti e lontani fra di loro, in Bohemian Rhapsody diventano un orgasmo per le orecchie e per la mente, un’esplosione inarrestabile di originalità, gioia e hard rock. Le sperimentazioni che Freddie era in grado di elaborare raggiungono l’apice in quest’opera, monete sopra la batteria, cori a cappella, passaggi d’opera, assoli di chitarra sono gli ingredienti per un mix estatico di musica senza precedenti. Alcune scene del film mostrano i Queen impegnati nella sua registrazione e lo fanno presentandoceli esattamente come li si potrebbe immaginare, divertiti come matti. Freddie che passa dal sussurare “Scaramouche, Scaramouche”, ad urlare:

“(Galileo) Galileo

(Galileo) Galileo

Galileo Figaro

Magnifico-oh-oh-oh-oh”

Il testo, rimane invece un mistero. Gli stessi Queen confessano di non avere mai saputo il vero significato da Freddie, che diceva “sono semplicemente rime senza senso”. Altri invece sostengono che all’interno della canzone si nasconde il coming out del frontman al mondo, altri che parli invece delle sue origini e della sua religione. In realtà, poco importa. Ciò che Mercury voleva fare con questa canzone era creare la suggestione sonora più sonstuosa e “regale” della storia del rock e pare che ci sia riuscito. Le parole da lui usate sono solo pezzi di un’impalcatura artistica che grazie al suo genio è riuscito a trovare all’interno del proprio cuore e della propria storia. Il film racconta tutto questo magnificamente, riuscendo a spingere lo spettatore a cantare a squarciagola nella sala di un cinema, ma anche a farlo commuovere davanti alla vicenda personale di uno dei più grandi geni della storia della musica.

-a cura di Andrea Arrigo

 

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