Nella mente dei personaggi di Orange Is The New Black: psicoanalizziamoli

A chi non è mai capitato di immedesimarsi in un personaggio di una serie TV? Questo è quello che accade anche con OITNB, che in modo particolare ci fa entrare in empatia con gli stessi grazie ai flashback che spiegano la loro storia. Proviamo a dare, invece, una spiegazione psicologica ai possibili comportamenti che li hanno portati alla detenzione forzata.

Orange Is The New Black (OITNB) è una tra le serie televisive statunitense più viste. Quest’ultima, nasce dalla memoria di Piper Kerman e dal suo libro Orange Is The New Black: My Year in a Women’s Prison. Nella serie vengono raccontate le vicende della protagonista Piper Chapman durante la sua reclusione a Litchfield, un carcere femminile federale gestito dal Dipartimento Federale di Correzione. Durante la sua detenzione Piper incontra vari personaggi. Proviamo a tracciare il profilo psicologico di alcuni di questi. Il personaggio che più risalta agli occhi è Suzanne “Occhi Pazzi” Warren. Detenuta mentalmente instabile, ma generalmente dolce e molto amichevole. Viene da una famiglia adottiva che le ha sempre voluto bene, ma spesso esclusa e mal giudicata sia dalla comunità che dalle amiche della sorella. Possiamo andare a trovare alcuni problemi sociali e sintomi di autolesionismo. Quest’ultimo è osservabile attraverso le compulsioni messe in atto in momenti di stress per andare a scaricare l’ansia. Si può andare a riconoscere in lei alcune caratteristiche del disturbo borderline di personalità. Quest’ultimo è caratterizzato infatti da una marcata instabilità generale. Nelle relazioni affettive essa si nota con repentini cambiamenti d’umore e con comportamenti potenzialmente pericolosi per sé e per gli altri. E’ presente anche un’intensa paura d’abbandono. Nicole “Nicky” Nichols invece rappresenta a pieno il disturbo da uso di sostanze. In tale disturbo il soggetto diventa dipendente dalla sostanza psicotropa, portando il dipendente a una ricerca compulsiva della medesima con irresistibile desiderio di assumerla nuovamente, il fenomeno del craving. 
Suzanne “Occhi Pazzi” Warren
In Tiffany “Pennsatucky” Doggett invece sono riscontrabili alcuni caratteristiche del disturbo schizotipico di personalità. Quest’ultimo è caratterizzato dalla presenza di un comportamento strano ed eccentrico, associato a distorsioni percettive e cognitive che comprendono idee di riferimento, illusioni corporee, esperienze insolite di chiaroveggenza e pensieri magici con una parziale compromissione dell’esame di realtà. Ciò è osservabile durante il periodo di eccessiva religiosità fanatica, durante la quale si convince che Dio agisca attraverso il suo corpo e che abbia la capacità di guarire i malati con la semplice imposizione delle mani. Possiamo trovare la disforia di genere, in Sophia Burset, donna transgender. Esso consiste nella consapevolezza di se stessi come appartenenti a un sesso piuttosto che all’altro e connota gli aspetti psicologico del comportamento correlati alla mascolinità o alla femminilità. È riscontrabile nell’arco di tempo che intercorre tra i 18 mesi e i 3 anni, epoca durante la quale il bambino apprende a classificare correttamente se stesso e gli altri nelle categorie maschile e femminile. 
Pennsatucky durante un’episodio delirante
Maritza Ramos e Marisol “Flaca” Gonzales, sono alcune delle ragazze latine, e presentano alcune caratteristiche del disturbo istrionico di personalità. Esso fa parte dei disturbi di personalità, più precisamente del Clouster B. E’ caratterizzato dall’esagerata preoccupazione dell’aspetto e dall’eccessiva ricerca di attenzioni. Sul piano comportamentale invece tendono ad apparire seduttivi, civettuoli e provocatori, finalizzando i loro comportamenti alla ricerca di attenzioni. Galina “Red” Reznikov,addetta alla cucina del carcere, mostra alcuni tratti del disturbo ossessivo-compulsivo di personalità, appartenente al Clouster C. I soggetti che presentano tale disturbo tendono ad apparire rigidi, inflessibili, scrupolosi e perfezionisti. Hanno una vita improntata all’ordine, alla disciplina, che impongono sia a sé stessi che agli altri. Sul piano relazionale, invece, essi tendono ad essere freddi, intolleranti e restii ad abbandonarsi ad espressioni emotive, che giudicano caotiche e illogiche. Per quanto riguarda le guardie, quella che ha il comportamento più singolare è Thomas Humphrey. Egli sembra manifestare alcuni aspetti del disturbo antisociale di personalità, che rientra nel Clouster B. I soggetti affetti da tale disturbo presentano una modalità di comportamento socialmente irresponsabile che riflette l’inosservanza dei diritti degli altri, assenza di regole morali, di sentimenti di colpa, vergogna e rimorso. Tale mancanza di sentimenti può dare origine ad azioni sadiche e violente, che usualmente violano le leggi del diritto.
Nonostante gli interessanti spunti psicologici, la serie tocca diversi argomenti pungenti che meritano una riflessione, in quanto, nonostante sia solo una serie TV, essa rispecchia alcuni problemi concreti della realtà.
Alex e Piper

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