Perché la serie LOL ci fa così tanto ridere? Sveliamo i meccanismi della risata attraverso la riflessione di Pirandello.
Non bisogna essere dei critici letterari e nemmeno dei cultori di Pirandello per conoscere la differenza, sottile, tra una risata causata da una situazione comica e una risata causata da una situazione umoristica.
A proposito di risate, spendere due parole sullo show LOL: chi ride è fuori è d’obbligo. Tutti parlano di LOL, tutti amano LOL… ma vi siete chiesti perché ci ha fatto così tanto ridere? Proviamo a rispondere con Pirandello.
Cos’è LOL
LOL: Chi ride è fuori è un game show condotto da Fedez, affiancato da Mara Maionchi e prodotto da Prime Video. Già proposto in altri Paesi, il format è tanto semplice quanto geniale: una stanza piena di oggetti e costumi, un gruppo di comici, sei ore da trascorrere insieme e un’unica regola, cioè non ridere. Non sono concessi smorfie, ghigni, risatine e – ovviamente – risate. Se si viene beccati a ridere si viene prima ammoniti e poi espulsi. Chi riesce a trattenere le risate fino alla fine, vince.
Dai primi di aprile è possibile guardare la prima stagione del game show, composta da 8 puntate. Fin dal primo giorno in cui è apparsa sulla piattaforma di Prime Video, il programma ha mandato in tilt il mondo dei social: dai meme ai reels, all’hashtag #lolchirideèfuori.
Comicità e umorismo in Pirandello
Andiamo subito al dunque. La comicità è l’avvertimento del contrario, invece l’umorismo è il sentimento del contrario. Tutta la differenza tra l’uno e l’altro concetto è concentrata nella “riflessione”. La riflessione, dice Pirandello, fa parte dell’opera d’arte, è un’attività intrinseca ad essa. L’idea della riflessione porta con sé anche la differenza tra oggettivo e soggettivo e su come questi comunichino ai fini dell’arte e della risata.
L’umorismo è di chi non si ferma alla superficie ma va oltre: il riso, in questo caso, viene suscitato dalla riflessione, non dall’immagine immediata e superficiale della cosa. Tutto questo vale per le battute dei comici: possiamo ridere perché “avvertiamo” che c’è una discrepanza tra il reale e l’ideale e possiamo ridere perché “riflettiamo” su questa discrepanza.
L’umorista coglie subito queste varie simulazioni per la lotta della vita; si diverte a smascherarle; non se ne indigna: – è così! [….] L’umorista armato del suo arguto intuito dimostra, rivela come le apparenze siano profondamente diverse dall’essere intimo della coscienza degli associati.
Pirandello, L’umorismo (1908)
Nella teorizzazione sul comico e umoristico, Pirandello tira in ballo anche la capacità di decostruire la realtà, perché attraverso un’analisi (più o meno profonda) della realtà, il comico sa agire e costruisce il suo discorso, che, a sua volta, si presenta come un continuo gioco tra il reale e l’ideale.
La comicità e l’umorismo di LOL
Non è mai bello dover spiegare una battuta, perché si perde tutto il gusto e non fa più ridere. Però giusto per dare un esempio di comicità in LOL propongo Elio e la sua domanda retorica “Ma saranno c***i miei?!”.
Perché quando Elio risponde così alla domanda di Frank Matano, tutti ridono? Perché non ci si aspetterebbe mai una risposta come questa: convenzionalmente, in un conversazione normale, ad una domanda segue una risposta normale… Invece Elio abbatte le convenzioni e distrugge quella barriera (che tutti abbiamo) tra ciò che vorremmo dire e ciò che diciamo e quindi, con un’espressione che non trapela emozioni, risponde solo “Ma saranno cazzi miei?!” e noi non ce lo aspettiamo, quindi avvertiamo (per usare le parole di Pirandello) che qualcosa disturba la realtà, suscitando una risata.
Ovviamente non esiste solo la comicità e l’umorismo. Pensiamo all’ironia di Lillo che gioca sul suo fisico “bestiale”, lo sketch di Luca Ravenna sull’accento milanese e la sua dubbia eroticità, la genialità di Elio che si presenta travestito da Gioconda, la spada laser di Frank Matano. Di modi e motivi per ridere LOL ce ne ha regalati tanti. Voi quali avete preferito?