Come La coscienza di Zeno e Scatole raccontano uno dei legami affettivi più discussi dalla psicanalisi e dalle arti
La letteratura, la musica e il cinema affrontano molto spesso tematiche legate all’ambiente della famiglia e ai rapporti d’ amore e di forza che si creano all’interno di essa. La relazione fra padre e figlio è sicuramente una delle più complesse da comprendere, soprattutto in seguito all’ analisi elaborata da Freud agli inizi del Novecento.
La coscienza di Zeno
Questo romanzo, pubblicato da Italo Svevo nel 1923, si presenta come un resoconto biografico in forma diaristica scritto dal triestino Zeno Cosini e destinato al suo psicanalista, il dottor S., che ha consigliato al paziente di raccontarsi prima di iniziare le sedute in studio. Zeno, però, decide di interrompere la terapia, così il dottore si vendica pubblicando il diario, in cui vengono trattati vari argomenti: il rapporto con il padre, il vizio del fumo, il matrimonio, gli affari.
All’ inizio del romanzo si trova proprio il legame fra il protagonista e suo padre. Il giovane vede il genitore come una figura sicuramente autorevole, degna di rispetto, ma anche autoritaria e a tratti soffocante. Fra i due non ci sono stima e affetto, ma un rapporto fatto di reticenze e delusioni inflitte reciprocamente. Zeno, infatti, cambia più volte corso di laurea e non si rivela adatto a proseguire l’attività intrapresa dal padre. Proprio per questo sarà nominato un amministratore, l’Olivi, in grado di gestire gli affari familiari al posto di Zeno, considerato inadatto a tale compito. L’ossessione del fumo, inoltre, cui invano Zeno tenta di mettere fine, trae origine dal rapporto conflittuale col padre, che impedisce a Zeno di fumare. Il ragazzo, allora, inizia a rubare i soldi al padre per comprare delle sigarette.
Non si può non nominare la scena della morte del padre, volutamente inquietante e ambigua. Sul letto d’ospedale, Zeno deve tenere suo padre, come raccomandatogli dal medico, per evitare che si muova eccessivamente. Il giovane tenta di stingerlo con le braccia, ma il vecchio si divincola e, subito prima di spirare, dà uno schiaffo al figlio in viso. Questo evento turberà Zeno negli anni successivi. L’ultimo gesto del padre è stato involontario o coscientemente compiuto per punirlo della sua cattiva condotta di figlio?
Scatole
Scatole è un brano scritto dai Pinguini Tattici Nucleari e appartenente all’ album Fuori dall’ hype, pubblicato nel 2019. La canzone tratta del rapporto fra un padre e un figlio, che non riescono ad avere la stessa visione sull’avvenire del giovane e sulle scelte professionali che potrebbero portarlo ad una vita economicamente sicura ma non conforme alle sue aspirazioni personali.
Il padre vorrebbe per il figlio un diploma, un attestato di laurea da incorniciare, che garantisca una buona professione, come quella di ingegnere o di architetto. Da muratore, l’uomo ha una visione pragmatica della vita e assegna il massimo valore al lavoro manuale o volto ad uno scopo concreto, come il costruire. Ha educato suo figlio anche alla nobiltà e alla dignità che un mestiere serio concedono a un individuo, per lui infatti ‘solo a chi si sporca le mani è concesso il privilegio di avere la coscienza pulita’.
Il figlio, invece, si sente chiamato a fare il musicista. Si fronteggiano due visioni che non possono giungere ad un punto d’incontro. Per il ragazzo il padre ‘costruisce solo case’, oggetti simili a scatole dove la gente si rifugia quando fuori piove. Con la musica, invece, si possono creare emozioni, si può far ridere e piangere la gente. Alla fine del brano, però, si capisce che il padre ha accettato la sua scelta e rispettato i suoi desideri. Con il tempo, però, anche il figlio ha cambiato la propria visione sull’ argomento e, di conseguenza, si è avvicinato al padre. Ha capito che entrambe svolgono lo stesso mestiere, perché ‘le canzoni in fondo sono solo scatole dove la gente si rifugia quando fuori piove’
Padri e figli
Anche se in maniera differente il rapporto fra padri e figli è affrontato con profondità sia da Italo Svevo che dai Pinguini Tattici Nucleari. Il conflitto generazionale si basa sulla diversità delle aspirazioni fra giovani e adulti e sulla proiezione del desiderio del genitore sul futuro del ragazzo. Se nella canzone, però, lo scontro viene riassorbito nell’accettazione dell’altro e nel reciproco rispetto, nel romanzo la questione risulta più complicata. Quello di Zeno col padre è un rapporto di reciproca sfiducia e astio, che rimane sospeso nella difficile comprensione dell’ultimo gesto dell’uomo.
Il rapporto fra padre e figlio è centrale nella letteratura occidentale, soprattutto quella del Novecento. Dopo il recupero del mito di Edipo dall’antichità e con la rielaborazione fattane da Freud, questo legame è stato trattato da autori di fama internazionale come Kafka e da altri autori italiani, come Federigo Tozzi. Un tipo di relazione che affascina anche oggi e che pone domande a lettori di ogni età. Riguarda una parte dell’uomo connessa alla propria formazione personale e stimola una riflessione nella quale tutti, in un modo o nell’altro, si sentono coinvolti.