In ambito microbiologico abbiamo la presenza di numerose specie patogene per l’uomo, classificate generalmente nelle quattro grandi classi di virus, batteri, funghi (miceti) e parassiti.

A questa ultima classe appartengono sia protozoi che metazoi, entrambi molto pericolosi ed estremamente diffusi nell’uomo. Conosciamo qualche importante parassita umano insieme!
Tenia solium, il famigerato verme solitario
La Tenia Solium è un verme piatto che raggiunge anche 2-3 metri di lunghezza e vive nell’intestino tenue dell’uomo. Gli adulti sono costituiti da una piccola testa di 1 mm di lunghezza e circa 800-1000 proglottidi (si tratta di unità segmentate che si ripetono in successione, costituendo il “corpo” del verme. Ogni esemplare di Tenia contiene circa 30.000-50.000 uova. Nell’ambiente esterno la proglottide espelle le uova e raramente, a livello colico, si ha esplosione con referto di uova nelle feci. Nel caso di T. solium l’ospite intermedio è il suino per cui l’uomo si può infettare mediante ingestione di carne suina poco cotta con cisticerchi. La teniasi pertanto si avvia per ingerimento di carne di maiale o bovino infettata con cisticerchi nell’uomo e il verme può persistere anche per 25 anni nel corpo umano. L’infestazione si manifesta con occasionale emissione di proglottidi. Saltuariamente si possono osservare vaghi disturbi dispeptidici e addominalgie, ossia difficoltà nella digestione e dolori all’addome, come delle fitte. La diagnosi si effettua con ricerca di uova/proglottidi nelle feci umane.

Toxoplasma gondi: il nemico è il gatto
Un patogeno parassitario molto comune proviene proprio dall’intestino dei gatti. Si tratta del Toxoplasma Gondii, responsabile della malattia nota come toxoplasmosi. L’infezione si verifica per ingestione (o inalazione) di oocisti presenti nelle feci del gatto. Una volta entrato come trofozoite nel sistema intestinale umano, il parassita si trasforma in un bradizoite, a lenta replicazione all’interno di cisti tissutali nel cervello, retina, polmoni, cuore e muscoli. Se la patologia è congenita (trasmissione verticale in gravidanza fra madre infetta e figlio) si ha una serie di sintomi noti come tetrade di Sabin (convulsioni, idrocefalo, calcificazioni endocraniche e corioretinite).

Plasmodi, zanzare e malaria
I plasmodi appartengono alla classe degli Sporozoi e sono capaci di invadere il sangue. Essi sono gli agenti eziologici della malaria che al giorno d’oggi rappresenta la prima causa di morbosità al mondo. Ad oggi, infatti, si stimano più di 2 miliardi di casi con una registrazione annuale di nuovi casi di oltre 250 milioni. Questi parassiti vengono solitamente trasferiti dalle zanzare del genere Anopheles, in particolare gli individui femmina. Al momento dell’acquisizione del sangue dalla persona, rilasciano infatti il plasmodio nel circolo ematico. La prima fase di replicazione del plasmodio si verifica nel fegato dove si ha una trasformazione diretta negli agenti completamente infettanti o in degli stadi dormienti, noti come ipnozoiti. Nel primo caso, una volta debellata, la malaria non è recidivante mentre nel secondo caso, dopo riattivazione degli ipnozoiti, si potrebbe avere una recidiva nonostante la terapia antiparassitaria effettuata durante il manifestarsi della sintomatologia clinica. Distinguiamo a questo punto diversi tipi di plasmodi:
- Falciparum = responsabile della malattia terzana maligna, rappresenta la forma più distruttiva di malaria umana. L’incubazione dura poco, 1-2 settimane, e i sintomi persistono per circa qualche giorno. Si presenta con fortissima febbre, cefalea, brividi ed artralgie. Viene detta terzana perché, dopo la fase iniziale di inserimento nell’uomo, si stabilizza ripresentandosi ogni 48 ore. Non è recidivante per cui non ci sono ipnozoiti a localizzazione intraepatocitaria.
- Vivax/ovale = si tratta di due forme di malaria note come malattia terzana benigna. Oltre ad un periodo di incubazione lievemente maggiore (2-3 settimane), il decorso clinico assume simili connotati patologici ma con effetti più lievi. A differenza del Plasmodium Falciparum la malattia è recidivante per formazione di ipnozoiti a livello epatico.
- Malariae = responsabile della malattia quartana, ha incubazione di circa 6-8 mesi e si ripresenta con la stessa sintomatologia ogni 72 ore nell’uomo.
