Enrico VIII: i capricci sentimentali che portarono alla nascita della Chiesa Anglicana

Un re ostinato, un divorzio negato e la nascita di un nuovo credo.

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Vediamo come quella che oggi è la religione Anglicana nasce dall’atto di disobbedienza di un sovrano che non accettò le decisioni del Papa.

Cambio di rotta

Oggi giorno non è insolito sentir dire “se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna”. Un proverbio antico dalle origini ignote. Un probabile riferimento a una delle imprese del profeta islamico, ma anche un giro di parole che fa capire fino a che punto la volontà dell’uomo possa influenzare le sue azioni. E chi meglio di Enrico VIII può confermarci la veridicità di queste parole!? Sicuramente noto per le sue numerosissime mogli, il sovrano di Inghilterra e Irlanda non avrebbe avuto vita facile se avesse deciso di continuare a sottostare al volere del Papa con un atteggiamento così irrispettoso verso quello che per i cattolici è il “sacro vincolo del matrimonio”. Possiamo, del resto, solo immaginare fino a che punto un divorzio potesse non essere visto di buon occhio durante il XVI secolo. Eppure, un divorzio fu proprio l’oggetto di una richiesta che Enrico VIII presentò al pontefice dell’epoca: Clemente VII. Il no che ricevette non intralciò il suo cammino come tutti pensavano. Il sovrano, infatti, scelse una nuova rotta per raggiungere sempre la stessa destinazione: la creazione di una nuova Chiesa con lui a capo per la concessione del divorzio. Un odio per la Chiesa Cattolica che non era nuovo agli inglesi che già cinquant’anni prima assistettero alla diffusione delle teorie antipapali di John Wycliffe.

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Una religione diversa, forse

Nel 1534 Enrico VIII divenne, così, capo supremo della Chiesa d’Inghilterra, grazie all’Atto di Supremazia approvato in Parlamento. Nonostante l’Anglicanesimo attuale sia piuttosto diverso dal Cattolicesimo, all’epoca della Riforma il sovrano decise di non cambiare molto di quella che era stata per anni la sua stessa religione. Quindi sì a immagini di santi, sacramenti, vescovi e persecuzione dei luterani. No al Papa, alle decime per Roma e ai monasteri. Ci piacerebbe pensare che questo scisma fosse indice di vero amore, ma la storia ci insegna che non fu così.

Complicazioni

Quello che all’inizio sembrava un semplice capriccio aveva decisamente cambiato la vita del popolo inglese che si ritrovava a venerare un nuovo capo religioso e a rispettare nuove disposizioni. Ad ogni modo, con il passare degli anni la situazione politico-religiosa non migliorò. Gli inglesi ritornarono alla fede cattolica con Maria “la sanguinaria” e poi, nuovamente al credo anglicano con Elisabetta I. Dopo la sua morte, però, la dinastia degli Stewart fece risorgere il cattolicesimo dalle sue ceneri. Quest’ennesimo ritorno e, inoltre, la convinzione degli Stewart di essere stati scelti da Dio e di poter non rispettare il volere dei parlamentari protestanti e luterani portò a una nuova guerra. Una guerra che scombussolò nuovamente la politica britannica. Persecuzioni, torture e morti che Enrico VIII non aveva certamente previsto…del resto, voleva solo divorziare.

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