ma sono poche le cellule in grado di originare tutti i tipi cellulari presenti in uno o più tessuti diversi: sono le cellule staminali. Queste cellule sono in grado di rinnovarsi e di garantire il turnover cellulare, un processo che permette una buona funzionalità delle varie parti dell’ organismo a lungo termine. Il problema è che, nell’ individuo adulto, queste cellule sono presenti in poche aree. Sono poche e disperse nel tessuto e, quindi, difficilmente reperibili. Nel campo dell’ ingegneria tissutale, che è volta alla rigenerazione dei tessuti danneggiati si stanno facendo enormi progressi dopo la scoperta delle iPS CELLS(Premio nobel 2006 per la medicina). Sono cellule staminali pluripotenti, quindi capaci di generare quasi tutte le parti di un nuovo organismo, indotte. Vengono create partendo da cellule già differenziate. Queste cellule differenziate, quindi non capaci di dividersi, se esposte per mezzo di un virus di comodo a 4 fattori induttori di staminalità diventano staminali. Le iPS risolvono l’ importante problema etico del “come ottengo cellule staminali senza produrre un embrione?”. Ma possono rivelarsi dannose se usate in terapia: potebbero dar luogo a infezioni virali, retrovirali o anche a tumori. Sono quindi utilizzabili per studiare delle malattie, riproducendole, e non molto per curarle.
Alcuni fumettisti hanno previsto come potrebbe essere ciò che è uno degli obiettivi della ricerca biomedica: la rigenerazione tissutale completa.
E così l’uomo ha creato Wolverine e poi Deadpool, due esemplari di mutanti capaci di rigenerare i propri tessuti, il proprio corpo. Wolverine è capace di accelerare i propri tempi di guarigione. Deadpool ha un potere, invece, più potente: riesce ad indurre la rigenerazione delle cellule di qualsiasi suo organo o tessuto. Per ottenere questi risultati sono state eseguite delle mutazioni a livello genetico. Il secondo, però, già prima di diventare un mutante era malato di cancro. Il potere di rigenerarsi, di stimolare la crescita semi controllata delle proprie cellule e riparare, più o meno istantaneamente, ogni danno ricevuto, è andato a sovrapporsi al processo patologico già in lui presente. Dato che la patologia del cancro è data dalle stesse cellule del nostro corpo, che hanno iniziato a replicare senza controllo, il potere che Deadpool ha ricevuto non va a curare il cancro. Questo potere non interferisce con la malattia, ma anzi la asseconda. Piú è alto, quindi, il potere replicativo delle cellule umane, e più é difficile controllare i processi replicativi di tali cellule: aumenta la possibilità di sviluppare un tumore.
Tutto ciò non significa che le staminali siano dannose, anzi…
stanno rivoluzionando l’intero campo della ricerca medica. Possono essere usate per studiare malattie e cercare delle cure, possono essere anche usate in terapia e si stanno ottenendo sempre più buoni risultati utilizzandole con scopi terapeutici. Va detto che esistono vari tipi di cellule staminali e le migliori, sebbene siano difficilmente reperibili, sono le cellule già staminali provenienti dall’ individuo stesso. é quindi importante che si continui con le attività di ricerca in questo campo, per arrivare forse un giorno a poter fare a meno delle protesi e garantire un ritorno alla vita “normale” a persone che, a causa di incidenti o patologie, si vedono costretti in carrozzina a rotelle o all’ amputazione. E chissà, se nel giro di qualche decennio potremo diventare pure noi più simili a Wolverine o Deadpool. Che però si ricerchi mantenendo un minimo di etica. Che si cerchino cure, non che si cerchi di creare mutanti o cloni di esseri umani. Che si cerchino cure per persone partorite da una donna, non da un vetrino.
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