Il film Netflix “Don’t look up” è una pellicola satirica che descrive la risposta del mondo a un’enorme cometa che sfreccia verso la Terra.
Uno dei film più visti di Netflix dalla sua uscita, “Don’t look up” racconta la storia di due astronomi che, dopo aver scoperto che una cometa è in procinto di colpire e porre fine a tutte le forme di vita sulla Terra entro sei mesi, lottano per far sì che il mondo e, soprattutto i suoi leader, prendano sul serio l’imminente sventura.
“DON’T LOOK UP”: SINOSSI DI UNA SATIRA DI FANTASCIENZA
La dottoranda Kate Dibiasky (Jennifer Lawrence) scopre una cometa larga 5-10 km che potrebbe portare all’estinzione della Terra. Il dottor Randall Mindy (Leonardo DiCaprio), che lavora con Dibiasky, calcola che la cometa colpirà la Terra tra 6 mesi e 14 giorni.
Dopo aver confermato i calcoli con la NASA, il dottor Oglethorpe (Rob Morgan), responsabile della difesa planetaria della NASA, esorta Kate e il dottor Mindy ad agire. Le tre si rivolgono al presidente degli Stati Uniti, Janie Orlean (Meryl Streep) e al suo figlio capo di gabinetto, Jason Orlean (Jonah Hill) per presentare le loro scoperte, ma non vengono prese sul serio. Hanno quindi provato a partecipare a un talk show mattutino per informare il mondo delle loro scoperte. Tuttavia, i conduttori, Jack Bremmer (Tyler Perry) e Brie (Cate Blanchett), hanno fatto luce sulla situazione, facendo perdere la calma a Kate e facendola diventare un meme online.
La Presidente Orlean decide finalmente di agire quando stava cercando di conquistare il potere politico dopo che la notizia del suo scandalo è arrivata al telegiornale. Gli Stati Uniti decidono di lanciare un’arma nucleare per colpire la cometa in arrivo. Tuttavia, il lancio viene interrotto quando Peter Isherwell (Mark Rylance), l’amministratore delegato della società di telecomunicazioni BASH, scopre dei minerali rari sulla cometa. BASH vuole rompere la cometa in pezzi e recuperare i minerali usando i suoi droni tecnologici, ma il suo metodo non è stato sottoposto a una revisione paritaria.
Kate rinuncia a convincere la Casa Bianca a intraprendere le azioni necessarie e torna in Illinois per lavorare in un negozio al dettaglio. Lì incontra un taccheggiatore, Yule (Timothée Chalamet), con cui inizia una relazione. Quando la cometa diventa visibile, Kate si riconcilia con la dottoressa Mindy e le due usano la loro voce sui social media per educare la società, dicendo che le prove possono essere viste – basta alzare lo sguardo. La cantante pop Riley Bina (Ariana Grande) si unisce alla loro causa mentre il Presidente Orlean dice al mondo “Non guardare in alto”.
La missione di BASH per rompere la cometa fallisce e la cometa colpisce la Terra mentre Kate, Yule, il dottor Oglethorpe, il dottor Mindy e la sua famiglia recitano una preghiera. Il Presidente Orlean e Peter Isherwell fuggono su una nave e trovano un altro pianeta, ma il Presidente Orlean viene mangiato da un Bronterac poco dopo essere sceso dalla nave.
L’EFFETTO DUNNING-KRUGER
“Don’t look up” è la sintesi perfetta dell’Effetto Dunning-Kruger, una distorsione cognitiva che porta persone incompetenti a considerarsi luminari nei campi più diversi.
L’effetto Dunning-Kruger è un tipo di pregiudizio cognitivo per cui le persone credono di essere più intelligenti e capaci di quanto non siano. In sostanza, le persone con scarse capacità non possiedono le competenze necessarie per riconoscere la propria incompetenza. La combinazione di scarsa autoconsapevolezza e bassa capacità cognitiva le porta a sopravvalutare le proprie capacità.
Il termine dà un nome e una spiegazione scientifica a un problema che molti riconoscono immediatamente: gli sciocchi sono ciechi di fronte alla propria stupidità. Come scrisse Charles Darwin nel suo libro “La discendenza dell’uomo”, “l’ignoranza genera più spesso la fiducia che la conoscenza”.
Questo fenomeno è qualcosa che potreste aver sperimentato nella vita reale. Un esempio dell’effetto Dunning-Kruger è una situazione che forse molti hanno sperimentato a tavola durante una riunione di famiglia.
Durante il pasto, un membro della famiglia allargata parla a lungo di un argomento, proclamando con coraggio di avere ragione e che l’opinione di tutti gli altri è stupida, disinformata e semplicemente sbagliata. Sebbene sia evidente che questa persona non ha idea di ciò di cui sta parlando, continua a blaterare, ignara della sua ignoranza.
L’effetto prende il nome dai ricercatori David Dunning e Justin Kruger, i due psicologi sociali che per primi lo hanno descritto. Nel loro studio originale su questo fenomeno psicologico hanno condotto una serie di quattro indagini.
Le persone che hanno ottenuto i punteggi più bassi nei test di grammatica, umorismo e logica tendevano anche a sovrastimare drasticamente il loro rendimento (i punteggi effettivi del test li collocavano al 12° percentile, ma secondo le loro stime il loro rendimento li collocava al 62° percentile).
In un esperimento, ad esempio, Dunning e Kruger hanno chiesto ai loro 65 partecipanti di valutare quanto fossero divertenti diverse barzellette. Alcuni partecipanti erano eccezionalmente scarsi nel determinare ciò che gli altri avrebbero trovato divertente, eppure questi soggetti si descrivevano come eccellenti giudici dell’umorismo2.
I ricercatori hanno suggerito che le persone incompetenti non solo hanno prestazioni scadenti, ma non sono nemmeno in grado di valutare e riconoscere con precisione la qualità del proprio lavoro. Questo è forse il motivo per cui gli studenti che ottengono punteggi insufficienti agli esami a volte pensano di meritare un punteggio molto più alto. Sopravvalutano le loro conoscenze e capacità e non riescono a valutare con precisione le loro prestazioni.
I low performer non sono in grado di riconoscere i livelli di abilità e competenza degli altri, e questo è uno dei motivi per cui si considerano sempre migliori, più capaci e più competenti degli altri.
EFFETTI SUL COMPORTAMENTO E SULLE DECISIONI
Questo effetto può avere un profondo impatto su ciò che le persone credono, sulle decisioni che prendono e sulle azioni che intraprendono.
In uno studio, Dunning e Ehrlinger hanno scoperto che le donne avevano ottenuto risultati uguali a quelli degli uomini in un quiz di scienze, eppure le donne sottovalutavano le loro prestazioni perché credevano di avere una capacità di ragionamento scientifico inferiore a quella degli uomini. I ricercatori hanno anche scoperto che queste donne erano più propense a rifiutare di partecipare a un concorso scientifico a causa di questa convinzione.
Dunning e i suoi colleghi hanno anche condotto esperimenti in cui hanno chiesto agli intervistati se conoscono vari termini relativi a materie come politica, biologia, fisica e geografia. Accanto ai concetti realmente rilevanti per la materia, hanno inserito termini completamente inventati.
In uno di questi studi, circa il 90% degli intervistati ha dichiarato di avere almeno una certa conoscenza dei termini inventati. Coerentemente con altri risultati relativi all’effetto Dunning-Kruger, più i partecipanti dichiaravano di conoscere un argomento, più era probabile che affermassero di conoscere anche i termini privi di significato.
Cosa spiega questo effetto psicologico? Alcune persone sono semplicemente troppo ottuse per riconoscerlo? Dunning e Kruger suggeriscono che questo fenomeno deriva da quello che definiscono un “doppio fardello”. Le persone non sono solo incompetenti; la loro incompetenza le priva della capacità mentale di rendersi conto di quanto sono inette.
Le persone incompetenti tendono a:
- sopravvalutare i propri livelli di competenza
- non riconoscere le capacità e le competenze autentiche di altre persone
- non riconoscere i propri errori e la propria mancanza di abilità.
Questo effetto è stato attribuito a una serie di spiegazioni diverse, tra cui: l’incapacità di riconoscere la mancanza di abilità e gli errori, la mancanza di metacognizione e una scarsa conoscenza, che può portare a un’eccessiva sicurezza.
