I prodotti derivanti da microalghe e macroalghe sono numerosi e con qualità diverse, potendo essere pertanto applicati in diversi campi.
“Stayin’ alive” è una celebre canzone dei Bee Gees uscita nel 1997 che, in poco tempo, ha scalato le classifiche. Considerando le attuali risorse ambientali, l’inquinamento e l’impatto umano, questo “resta vivo”, oggi più che mai, risulta essere di vitale importanza. Nel futuro, la popolazione mondiale sarà sempre di più in aumento e vi sarà pertanto la necessità sempre maggiore di cibo e risorse. In quest’ottica, una soluzione più che valida per ottenere risorse a basso impatto ambientale, risulta essere l’impiego delle alghe.
VALORI NUTRIZIONALI DELLE MICROALGHE
Per quanto riguarda le microalghe, una tra quelle più conosciute risulta essere senz’altro l’alga spirulina. Questo tipo di alghe presentano un profilo amminoacidico completo ed equilibrato, garantendo in questo modo una digeribilità ottima. Per quanto riguarda invece i lipidi, queste alghe sono estremamente ricche di acidi grassi poli insaturi, ovvero di omega 3 e 6. Questi acidi grassi poli insaturi risultano essere di vitale importanza per diverse ragioni: riducono l’insorgere di patologie cardiache, hanno effetti positivi nei confronti di asma e depressione. E’ inoltre di vitale importanza che le donne in stato di gravidanza assumano un quantitativo sufficiente di acidi grassi poli insaturi per assicurare il corretto sviluppo cerebrale del neonato. Diversi studi hanno inoltre evidenziato che, manipolando la temperatura esterna, è possibili aumentare la percentuale di lipidi all’interno delle microalghe. Per quanto riguarda i carboidrati, questo tipo di alghe ne presentano percentuali bassissime rendendole quindi una fonte inadatta per quanto riguarda questo tipo di composti.
VALORI NUTRIZIONALI MACROALGHE
Un esempio di questo tipo di alghe sono ad esempio l’alga kombu e l’alga wakame. In linea generale, comparando il quantitativo proteico con le microalghe, questo risulta essere nettamente inferiore. Anche i lipidi sono presenti in minore quantità rispetto alle microalghe, ma sono comunque presenti gli omega 3 e 6. Questo tipo di alghe, inoltre, sono particolarmente ricche di iodio e calcio, composti entrambi carenti nella popolazione mondiale. Considerando lo iodio, la richiesta da parte di un adulto si aggira intorno ai 150 microgrammi al giorno che, pertanto, può essere soddisfatta con una ridotta assunzione di alghe. Per quanto riguarda il calcio, invece, le macroalghe che ne sono particolarmente ricche sono le alghe rosse, in particolare quelle incrostanti. L’aspetto più importante delle macroalghe è che presentano elevate percentuali di carboidrati in quanto sono contentuti nel tallo, cioè la struttura portante dell’alga. Le alghe maggiormente ricche di carboidrati sono le alghe brune dove questi composti possono raggiungere fino al 60% in peso secco. Inoltre, in queste alghe, sono presenti altri composti come ad esempio il mannitolo: questo composto è una riserva energetica che viene accumulata nel periodo estivo di modo tale che, durante l’inverno, vi sia sufficiente energia per la crescita e la sintesi proteica. Considerando quindi le diverse stagioni, raccogliendo le alghe in diversi periodi dell’anno, è possibile avere la presenza di composti diversi all’interno dell’alga.
ALTRI COMPOSTI
Le alghe, oltre ad essere una importante fonte alimentare, presentano altri composti che possono essere applicati in diversi campi. Un esempio è l’agar agar, ovvero un agente colloidale in grado di formare un gel. L’agar viene ad esempio applicato nell’industria farmaceutica, nel campo della microbiologia, ma anche nell’industria cosmetica e nel campo alimentare come solidificante. Un’altra classe di composti che possono essere utilizzati sono gli alginati, ovvero di prodotti colloidali usati come stabilizzanti o emulsionanti. Molti alginati vengono utilizzati per creme da barba e pitture mentre nel campo dell’odontoiatria, gli alginati sono usati per fare le impronte dentali.