Il 31 Marzo 2020 i rapper italiani Claver Gold e Murubutu hanno pubblicato l’album “Infernum”, una raccolta di undici brani inediti, riguardanti i più celebri eventi e personaggi dell’inferno dantesco.
Nel seguente articolo metterò a confronto il brano numero sei dell’album “Infernum”, ovvero “Malebranche”, con i canti numero XXI e XXII della prima cantica dantesca.
Infernum: Claver Gold e Murubutu
Alessio Mariani, in arte Murubutu, e Daycol Emidio Orsini, in arte Claver Gold, sono due rapper italiani che il 31 Marzo del 2020 hanno pubblicato l’album “Infernvm”. Questo presenta undici tracce con le quali viene ripercorso l’iter dell’inferno dantesco. Ogni brano è una precisa descrizione di determinati personaggi o degli ambienti attraversati da Dante e Virgilio. È importante sottolineare che Murubutu si era già “addentrato” negli inferni nel 2009, con la “Murubeide”, mentre per Claver Gold era la prima esperienza. Secondo il mio punto di vista entrambi gli autori hanno svolto un lavoro eccellente. Infatti sono riusciti a trattare una materia importante e ostica tramite un genere musicale che solitamente usa tutt’altri toni. I brani che sono stati graditi maggiormente dagli ascoltatori sono stati sicuramente “Pier”, “Ulisse” e “Paolo e Francesca”, ma nei paragrafi successivi analizzerò il brano “Malebranche”, mettendolo in relazione con i canti XXI e XXII dell’inferno di Dante.
Inferno: canti XXI-XXII
I Malebranche sono un gruppo di diavoli presenti nell’inferno di Dante (canti XXI-XXII) deputati a controllare che i dannati della quinta bolgia dell’ottavo cerchio, quello dei fraudolenti, non escano dalla pece bollente. Il lungo episodio è caratterizzato da una innegabile vis comica che lo rende uno dei più famosi dell’Inferno. In questa occasione Dante diede prova della duttilità della sua poesia e della lingua italiana (della quale viene non a caso chiamato “padre”), adatta a trattare sia temi “alti” che più popolareschi. È evidente inoltre che il tono sarcastico e la virulenza di Dante sul tema della baratteria venga influenzata dalle esperienze personali. Va però sottolineato che per Dante l’esigenza di una moralità nella vita politica è profondamente radicata. Egli stesso afferma che vita politica evita religiosa siano la medesima cosa. Vale la pena di ripetere ciò che Dante ha sempre sostenuto e ha suggellato definitivamente nella Monarchia: papato e impero sono due organismi politici voluti da Dio, affinché l’uomo raggiungesse la felicità spirituale e temporale; operare male in politica è un peccato grave tanto quanto trasgredire i comportamenti spirituali.
Malebranche: Claver Gold e Murubutu
In Malebranche Claver Gold si cala nei panni di Dante facendo un riferimento abbastanza evidente ad alcuni colleghi, paragonandoli ai barattieri del tempo; la traccia è molto particolare e vengono enfatizzate le differenze stilistiche dei due rapper: Murubutu si infila in uno storytelling storico con barre incalzanti, al punto da far rivivere avventure simili a quelle narrate ne “La bellissima Giulietta e il suo povero padre grafomane”, mentre Claver Gold, come detto, si cimenta in un’operazione puramente dantesca, infilando una strofa classica contro chi ha svenduto la cultura hip hop, non lesinando riferimenti abbastanza palesi a Sfera Ebbasta (“La vita gli ha dato tutto, non han paura di niente / perché non temono il lutto, saranno ricchi per sempre”), preso probabilmente più come rappresentante di una tendenza che per una questione personale.