L’evoluzione della società umana è da sempre caratterizata da un significativo progresso scientifico e delle tecnica che nelle varie epoche ha portato l’umanità a nuove scoperte seguite da un miglioramento della vita. Il progresso dato dai computer ha portato, a partire dalla metà del secolo scorso, un grande successo e un progresso significativo alla ricerca scientifica ma soprattutto alla nascita, dopo diversi decenni, di internet, permettendo alla società di connettersi più velocemente eliminando il tempo del trasferimento di informazioni da una parte all’altra del globo. L’evoluzione dei computer però non è finita, infatti le nuove tecnologie e sperimentazioni fisiche hanno portato a quelli che saranno i futuri computer, in scale ridottissime e con una potenza di calcolo da fantascienza. L’evoluzione di cui stiamo parlando è quella dei computer di dimensioni quasi microscopiche sono ormai alla portata della tecnologia elettronica.
L’evoluzione dei computer
Il computer è la versione più evoluta di una serie di strumenti di calcolo inventati sin dall’antichità, e con l’evoluzione sociale esso è diventato un mezzo che ha migliorato la vita quotidiana di tutti noi. Nel corso del XX secolo, inoltre, importanti progressi nel campo dell’elettronica – come il transistor e il circuito integrato – e dell’informatica hanno contribuito all’evoluzione del computer nella sua forma attuale passando da dispositivo elettronico presente solo in aziende e centri di ricerca a dispositivo ad uso comune e consumo di massa per gli utenti comuni. Con l’evoluzione della struttura fisica dei computer è aumentata esponenzialmente la velocità media dei computer, portando un iPhone con una potenza di calcolo maggiore del super computer utilizzato per la missione Apollo che ha visto lo sbarco sulla luna! Insomma, l’evoluzione tecnologica, giorno dopo giorno porterà l’umanità ad un livello di tecnologia e di calcolo da fantascienza.
I microcomputer
Con il passare degli anni il bisogno di creare computer sempre più piccoli data dalla necessità di implementare e migliorare la ricerca in ogni campo, come quello medico per la ricerca contro i tumori, quello spaziale per le missioni fuori dall’orbita terrestre oppure più semplicemente per usi commerciali, come telefoni sempre più avanzati o dispositivi con un’intelligenza artificiale integrata. Ad oggi il microcomputer più piccolo mai costruito non è più grande di un granello di sale! Un team dell’Università del Michigan diretto da David Blaauw, docente di ingegneria elettronica e informatica, ha usato un processore ad alta efficienza energetica per costruire il microcomputer da record: dispositivo che misura appena 0,3 millimetri di lato, ha solo un decimo delle dimensioni del precedente detentore, un computer a energia solare non più grande, come abbiamo già detto, di un granello di sale. Anche se lo sviluppo di minuscoli computer è entusiasmante, ci sono ostacoli che ne impediscono un’ampia diffusione nel settore sanitario e in altri settori. Uno dei problemi maggiori è la creazione di batterie sufficientemente piccole per alimentare i dispositivi.
Via via che le dimensioni delle batterie si riducono, anche la quantità di energia che immagazzinano diminuisce drasticamente. Le batterie necessarie per i computer minuscoli sono notevolmente più piccole delle piccole batterie convenzionali usate per alimentare dispositivi come i pacemaker, e la loro capacità può essere mille volte inferiore. Una possibile soluzione è trovare il modo per ricaricare frequentemente i dispositivi. Per esempio, i raggi infrarossi possono ricaricare a distanza i sensori impiantati in topi di laboratorio. Insomma siamo all’inizio di questa nuova era, che vede computer di dimensioni ridotte simile ai primi supercomputer grandi come stanze e pesanti svariate tonnellate!