La spedizione Gaia Blu ci fa riscoprire le tracce della schiavitù nel tirreno

Sulla nave Gaia Blu, per ricostruire la storia del Tirreno. La spedizione è diretta verso i rilievi sottomarini Tiberino e Albano.

La nave oceanografica Gaia Blu del Consiglio Nazionale delle Ricerche riparte per una nuova missione.

 

L’accaduto

Dopo l’esplorazione dedicata alle due montagne sottomarine chiamate Vercelli e Vavilov, due ecosistemi unici, rimane nel Mar Tirreno per cercare di ricostruirne la storia geologica e per capire che rapporto c’è tra geodiversità e biodiversità marina. La missione è guidata dall’Istituto di Scienze Marine e dall’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Cnr, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il consorzio Proambiente, l’Università Sapienza di Roma e l’irlandese Atlantic Technological University.

Passato

Non è la prima volta che Gaia Blu si concentra sull’esplorazione dei fondali: l’innovativa strumentazione di bordo, infatti, permette di acquisire dati utili ad analizzare la loro geologia e geomorfologia, fare osservazioni paleoclimatiche confrontando osservazioni ambientali del passato con quello attuale, e anche esaminare le comunità marine. Dal 9 al 23 agosto la campagna ‘Ifigenia’ porterà l’imbarcazione più a Nord, verso i due rilievi sottomarini Tiberino e Albano.La particolare conformazione geografica dei fondali del Tirreno è dovuta alla sua complessa  geologica nel corso di milioni di anni di collisione tra Africa ed Europa.

Schiavitù nel Tirreno

La schiavitù nel Tirreno è stata una realtà storica complessa e profondamente radicata nelle società antiche che si affacciavano su questo mare. Dalle civiltà greche alle repubbliche romane, passando per i popoli punici, la tratta degli schiavi era un fenomeno diffuso, alimentato da guerre, pirateria e commercio. Schiavi di diverse origini etniche e culturali venivano catturati o acquistati e impiegati in una vasta gamma di attività, dall’agricoltura ai servizi domestici, dall’artigianato alle professioni intellettuali. Le condizioni di vita degli schiavi variavano notevolmente a seconda del padrone e del tipo di lavoro svolto, ma in generale erano caratterizzate da dure fatiche e scarsa protezione legale. La schiavitù  costituiva un elemento fondamentale dell’economia e della società, influenzando profondamente le dinamiche sociali, politiche e culturali di queste civiltà.

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