Come si trova il lato positivo? Ce lo spiegano la psicologia e Bradley Cooper

Pensare positivo è un’attitudine che si può imparare sin da piccoli. Anche il personaggio di Patrik interpretato da Bradley Cooper ne “Il lato positivo” concorda su questo puntto.

Figura 1: scena tratta dal film Il lato positivo. Patrik, interpretato da Breadley Cooper.

“Prenderò tutta questa negatività e la utilizzerò come carburante per trovare il lato positivo”. Così esordisce Patrik, un marito tradito dall’ormai ex moglie che si trova a soffrire di bipolarismo e depressione post traumatica. Uscito dopo un mese da un centro di recupero in cui psicologi e psichiatri supervisionavano il suo benessere, decide di cambiare prospettiva sul modo di vedere le cose.

Il lato positivo come cura per la depressione

L’ottimismo è potente quanto una medicina, mantiene in salute ed è un efficace antistress. Non a caso la terapia dell’ottimismo viene utilizzata sempre più frequentemente dagli psicoterapeuti. La depressione spesso è dovuta a un disturbo post-traumatico da stress e tale attitudine può aiutare a guarire persino da malattie gravi e lutti. Lo stesso avviene anche a Patrik. Tornato alla sua vecchia casa si rifiuta di stordirsi con i farmaci prescritti dal medico, decidendo di curarsi con la sola attitudine mentale. Attività fisica, lettura di libri e l’incontro con una bellissima Jennifer Lawrence riusciranno a farlo uscire da quel circolo di negatività, finendo per approdare a un nuovo tipo di vita mai esplorato prima…

Figura 2: Jennifer Lawrence (Tiffany) e Bradley Cooper (Patrik) ne Il lato positivo.

Un’attività per tutti

Se la psicoterapia può aiutare ad allenare la nostra positività anche noi nel quotidiano abbiamo il potere di cambiare il nostro modo di guardare il mondo. Gli studiosi parlano di un vero e proprio “reinquadramento positivo”: lo spiega lo psichiatra Aparna Iyer, del Southwestern Medical Center dell’Università del Texas (Usa), che ha messo a punto una sorta di decalogo per diventare più ottimisti:

«C’è sempre un altro modo di vedere gli eventi, si chiama reinquadramento positivo: se la pioggia impedisce di prendere il sole sul terrazzo, perché non usare l’occasione per leggere sul divano? All’inizio serve impegnarsi per trovare il lato positivo, poi diventa automatico».

Gli studi dimostrano che persino il nostro cervello riuscirà a mutare sotto questa nuova spinta: Richard Davidson, direttore del Laboratory for Affective Neuroscience dell’Università del Wisconsin (Usa), ha spiegato come i circuiti cerebrali siano codificati dallo scegliere consapevolmente di essere ottimisti, portando a rispondere in maniera migliore alle eventuali esperienze negative. Scelta che appunto guida sin dai primi passi l’ottimista Patrik nel film.

I rapporti

Un altro consiglio mosso dagli esperti è quello di scegliere in maniera oculata i rapporti di amicizia. Si può cominciare a partire dal quotidiano, frequentando persone che ci trasmettano emozioni positive, mettendo da parte quelle tossiche e infelici: quello che del resto farà anche Patrik, decidendo di separarsi definitivamente dalla ex moglie cui in un primo momento aveva tentato di riavvicinarsi, e scegliendo Tiffany.

Sembrerà una banalità, infine, ma anche la risata è una semplice ginnastica che allena il buon umore: essa ci fa sentire meglio anche da un punto di vista fisico grazie al rilascio di endorfine nel nostro corpo, ormoni che si sprigionano anche facendo sport e avendo rapporti sessuali. Lo può confermare anche Patrik, che con la nuova compagna è finalmente felice, grazie alla scoperta di un nuovo equilibrio determinato anche dal divertimento per l’attività di danza che li unisce nel corso del film liberandolo fisicamente e mentalmente.

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