Colombo e l’America: la mappa che guidò la scoperta

La notizia del ritrovamento di un qualsiasi documento storico è sempre entusiasmante. Quando si parla dei grandi eventi emozionarsi è ancora più facile. L’oggetto in questione è la mappa che guidò il navigatore italiano Cristoforo Colombo verso il nuovo mondo, verso uno dei viaggi più famosi di sempre. Possedere l’oggetto che lo accompagnò nei mari significa entrare ancora di più nella mente del personaggio, in uno di quelli che scrisse una delle più incantevoli pagine della storia

La cartina geografica in questione risale al 1491. L’autore fu il tedesco Henricus Martellus che la disegnò a Firenze, ma la probabilità che Colombo la consultò è incredibilmente alta. La conferma la si può leggere in una biografia dedicata al navigatore italiano dove il figlio, Ferdinando, scrisse che suo padre era convinto che il Giappone avesse una superficie tale da estendersi da Nord a Sud dell’Asia. La mappa propone questa visione del mondo, ed era l’unica, secondo gli esperti, a raffigurare le terre emerse con questa disposizione.

Colombo
Cartina geografica di Martellus, 1491 Grafica di @_alessandropirola

Gli autori del ritrovamento

Un gruppo di esperti dell’Università di Rochester a New York, che partecipano al Lazarus Project, è il responsabile del rinvenimento. La mappa non era in buone condizioni, fortunatamente le tecniche avanzate di cui disponiamo ci consentono di estrapolare ugualmente importanti informazioni. Solitamente ai bordi delle cartine geografiche venivano scritti semplici dati, o testi un po’ più elaborati, che servivano per accompagnare la lettura della mappa. Dettagli per l’approfondimento, puntualmente riportati in lingua latina. Parole che, una volta tradotte, possono rivelare concetti di valido spessore, di carattere storico, ma anche scientifico. E’ stato possibile capire quali furono le fonti che ispirarono Martellus, il quale consultò l’Hortus Sanitatis (enciclopedia di storia naturale del Rinascimento) e le carte del concilio di Firenze degli anni 1441-1443. La cartina oggi si trova alla Yale University, conservata nella biblioteca.

                                                                                              Pierluigi Pireddu