Battaglia di brevetti su CRISPR: Berkeley contro MIT

Si sente spesso parlare di CRISPR. Scoperto come una sorta di sistema immunitario dei batteri contro i virus, si utilizza oggi come potente ed economico mezzo d’ingegneria genetica. Esperimenti che nell’era pre-CRISPR potevano prendere anni e un numero di risorse enorme, adesso sono possibili in mesi, se non settimane. Dalla sua scoperta come mezzo di modifica genetica, però, si anima una battaglia di brevetti tra due università: l’MIT del Massachusetts e l’università di Berkley.

Da errore a tecnica rivoluzionaria: storia di CRISPR

La storia di CRISPR nasce da lontano. Quando un batterio viene attaccato da un virus, e sopravvive, preleva un campione del DNA o dell’RNA dell’invasore, e lo inserisce nel proprio genoma, formando un vero a proprio database. La proteina cas-9, ciclicamente controlla il database, e va in cerca di una sequenza corrispondente. Se il batterio è sotto attacco, quindi, l’aggressore viene riconosciuto e distrutto. Uno scienziato giapponese, Yoshizumi Ishino, trova per sbaglio il pezzo di genoma contenente il database durante un esperimento su un gene vicino nel 1987. La cosa non suscitò mai molte attenzioni, seppure cominciarono a fiorire ipotesi su quale fosse la sua funzione. Fino al 2012, quando la tecnica CRISPR fece un fondamentale passo avanti.

Nel 2012, infatti, una ricercatrice dell’università di Berkley, Jennifer Doudna, scopre una maniera di riprogrammare CRISPR-cas9. Le sue potenzialità di forbice molecolare di precisione rimbalzano su tutti i giornali, e riceve un’eco straordinaria: e non a torto! Lo strumento di ingegneria molecolare più evoluto al tempo erano i virus: il metodo però era ancora relativamente di forza bruta. Si dava ad un virus una sequenza di DNA dii interesse e si sfruttavano le capacità del virus di inserirlo all’interno del nucleo cellulare. Non si sapeva però dove sarebbe andato a finire, ma soprattutto era un metodo ancora pioneristico. Per ottenere una pianta con mutazioni vantaggiose, per esempio, il metodo più applicato era bombardare migliaia di semi con radiazioni e sperare che vi nascessero piante con mutazioni interessanti.

Spiegazione grafica del funzionamento di CRISPR
fonte: wikimedia

Nasce la battaglia di brevetti: la storia della scoperta

D’improvviso a Berkley si prova che era possibile modificare con precisione mai vista un batterio: dando al sistema CRISPR due sequenze, era possibile fargli operare un taglio preciso al nucleotide nel DNA, e far inserire il gene di interesse. Si sapeva esattamente dove il gene si sarebbe andato ad inserire, e questo vuol dire controllarlo, per esempio inserendolo sotto un promotore induttibile. L’università brevetta la tecnica.

Qualche mese dopo, però, una ricercatrice dell’MIT, pubblica uno studio nel quale la stessa tecnica era stata riprodotta in un eucariote con successo. Le cellule eucariotiche sono tipiche degli organismi superiori, come piante e animali, ma condividono con i batteri la stessa struttura del DNA. l’MIT brevetta a sua volta l’idea come indipendente da quella precedente. In seguito, l’università fa causa a Berkley per interferenza di brevetti: difatti i due brevetti coprivano aree piuttosto vicini, ed in questi casi uno dei due deve essere ritirato.

MIT vs Berkeley

Le parti si sono spese lungamente e per anni sulla scoperta, che potrebbe valere milioni di dollari. La tesi dell’MIT era che la propria scoperta era indipendente da quella di Berkley, e che l’utilizzo di eucarioti nell’esperimento era una differenza fondamentale. Al contrario, L’università di Berkley sosteneva che il test sugli eucarioti era solo una chiara conseguenza della scoperta di poter riprogrammare CRISPR-cas9. Ieri 10 settembre, la corte dei brevetti americana ha deciso: l’MIT vince la guerra dei brevetti. I giudici hanno giudicato poco convincenti le tesi dell’università di Berkley, garantendo all’MIT il brevetto sulla tecnica CRISPR-cas9.

Sherkov, un accademico dell’università di giurisprudenza di New York, nota come il conflitto tra le due istituzioni sia stato particolarmente feroce “è stata una delle dispute più odiate tra due istituzioni per l’educazione che si siano mai viste riguardo dei brevetti”.

Futuro della diatriba

La palla adesso potrebbe passare alla corte suprema americana, ma è ignoto se accetterà o meno il caso. CRISPR-cas9, seppure estremamente importante al giorno d’oggi, è già in una fase discendente, come tecnica. Nuove tecniche, che utilizzano altre subunità, come CRISPR-flp, stanno invadendo il mondo scientifico, per ovvi vantaggi rispetto a CRISPR-cas9. La disputa e la sua conclusione potrebbero comunque essere di grande importanza per il presente e per il prossimo futuro “ma potrebbe non essere un caso incredibilmente importante per l’avvenire”.

 

Video spiegazione tecnica CRISPR-cas9 (eng)

fonti: Nature, 21 settembre 2016, 6 dicembre 2016, 15 febbraio 2017, 10 settembre 2018