Un quadro imita il soggetto o ne rivela aspetti nascosti? L’arte secondo Wilde e Tornatore

È tornato in TV qualche giorno fa La migliore offerta, film di Tornatore in cui l’arte ha un ruolo chiave. Alla luce del film e del pensiero di Oscar Wilde, vediamo se l’arte è un’imitazione o può illuminarci sulla realtà.

Giuseppe Tornatore ne La migliore offerta racconta la storia di un battitore d’asta abile ed esperto d’arte, che però è un uomo burbero, misantropo e solitario. L’arte per lui rappresenta praticamente tutta la sua vita ed il solo modo in cui si relazione al prossimo, alle donne in particolare, è attraverso i ritratti di donna che colleziona.

L’opera letteraria più famosa riguardo arte e ritratti è l’unico romanzo di Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray. Considerato uno dei manifesti più importanti della corrente dell’Estetismo, la vicenda di Dorian Gray è famosissima, come è famoso il suo ritratto che invecchia al suo posto e si rovina quando compie un’azione malvagia.

Illustrazione delle due facce di Dorian Gray, disegnata da Joan Tucker

L’Estetismo

L’Estetismo è una corrente artistica e letteraria che si sviluppò alla fine dell’800.  Il nome deriva greco αἴσθησις (aistesis), che significa “sensazione”, e dal verbo αἰσθάνομαι (aistanomai), che significa “percepire attraverso la mediazione del senso”, infatti tale corrente coincide con una ricerca di bellezza e piacere e di nuove sensazioni nella propria vita. L’Estetismo inglese, che raggiunge il massimo splendore con Oscar Wilde, nasce come opposizione all’ipocrisia della società vittoriana. Infatti, l’Estetismo vuole opporsi alle convenzioni sociali inglese ed al victorian compromise, ovvero al perbenismo della società vittoriana contrapposto di fatto ad una oscurità celata dietro a problematiche che autori come Charles Dickens hanno cercato di denunciare. La risposta degli Esteti non è di denuncia ma di opposizione, cercando di imporre e contrapporre come valori assoluti il culto della bellezza e dell’arte a discapito degli interessi puramente economici che smuovevano le classi più abbienti della società vittoriana.

Oscar Wilde

Oscar Wilde

Wilde si avvicina ai principi dell’Estetismo giovanissimo. Dopo aver frequentato il Trinity College di Dublino, vinse una borsa di studio al Magdalen College di Oxford, dove si laureò poi in lettere classiche. In questo periodo lo conquistò il pensiero di due suoi insegnanti di Oxford: Walter Pater ed il suo “Studies in the History of the Reinassence” (Studi sulla storia del Rinascimento) e le idee di John Ruskin. Dopo la laurea divenne subito uno scrittore molto apprezzato e definito dandy e witty ovvero un uomo elegante, che curava lo stile e parlava perfettamente, ma anche estremamente intelligente. Al di là della sua fama, del dandismo che portò al massimo splendore, sappiamo tutti che la vita di Wilde ebbe un epilogo molto tragico. A partire dal suo processo per omosessualità fino alla condanna ai lavori forzati e la morte in povertà e nel disonore. Tuttavia, ancor prima della sua rovina per omosessualità, Oscar Wilde è stato un personaggio irriverente avendo, soprattutto nelle sue commedie, più volte preso in giro la società inglese con ironia e sagacia. Il ritratto di Dorian Gray stesso suscitò grande scandalo. Si tratta, infatti, di un manifesto di Estetismo in quanto riflette sul ruolo dell’arte, ma anche di una metafora delle maschere che portiamo come volti e quindi di una critica alla società che si ferma alla mera apparenza. Pertanto l’artista è solo depositario di verità, in un’ottica che pone Wilde, quindi, in antitesi con l’idea platonica di arte.

L’arte è un falso?

In ogni falso si nasconde sempre qualcosa di autentico.

– La migliore offerta

La migliore offerta è un film che utilizza la metafora dell’arte per descrivere l’onestà dei sentimenti. Il protagonista, Virgil Oldman, supera la propria misantropia per conoscere una donna di nome Claire, che vuole fargli valutare i propri oggetti d’arte per venderli, ma non si mostra a lui in quanto soffre di agorafobia e resta barricata nella sua stanza. Con il tempo, tuttavia, si innamora di lei e riesce a farla guarire, per la prima volta aprendosi anche lui a qualcuno. Tanto da mostrarle una stanza che nessuno oltre lui ha mai visto: le sole donne che ha conosciuto sono quelle dei quadri che colleziona. Scoprirà poi che la donna lo stava prendendo in giro per rubare le opere d’arte, complice del suo amico Billy. Tuttavia prima di questo la donna gli aveva detto che qualunque cosa sarebbe successa, il suo amore era vero. Partendo dal presupposto che in ogni falso si nasconda sempre qualcosa di autentico, Virgil alla fine non si abbatte totalmente, perché nella finzione dell’arte che è la vita potrebbe esserci un elemento di verità.

In tal senso, il film come il romanzo di Wilde mette in relazione vita e arte: i falsari rivelano qualcosa di se stessi nei falsi che producono, non esiste un’opera davvero falsa e forse anche la truffa di Claire nascondeva qualcosa di reale. L’idea della finzione in arte non riguarda solo le imitazioni delle opere in sé, ma in generale esiste una concezione filosofica per cui essa viene concepita come falsa e illusoria in generale. Secondo Platone, infatti, l’arte è l’imitazione di una imitazione. Secondo Platone il mondo in cui viviamo non è la copia di un mondo più vero, il mondo delle idee. Poiché il mondo in cui viviamo è una imitazione, l’arte, in quanto riproduce ciò che noi vediamo, non è altro che l’ulteriore copia di una copia.

L’arte che squarcia il velo di Maya

Il principio chiave de Il ritratto di Dorian Gray, in cui il ritratto di Dorian diventa orrendo a causa della bassezza morale del soggetto, è una concezione secondo cui l’arte non è l’imitazione della vita, ma ne rivela aspetti nascosti. L’arte squarcia il velo di Maya e demistifica la realtà, toglie la maschera all’apparenza. Dorian è un giovane di una bellezza eccezionale in apparenza, ma cela un animo malvagio, che il pittore ha rivelato nella sua opera. Secondo Oscar Wilde l’arte è infatti la suprema forma di bellezza in quanto è pura e autentica. Pertanto, l’arte è in grado di rivelare il vero di ciò che ci circonda, non lo riproduce semplicemente.

La vita imita l’arte molto più di quanto l’arte imiti la vita.

– Oscar Wilde

Il modo migliore per vivere la nostra vita è allora fare come Virgil e seguire i principi dell’arte, ricercare sempre l’autentico e la verità. Il nostro scopo è perseguire una forma di bellezza alta e non apparente, la bellezza dell’arte.

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