Quanto vale la libertà? Jack Sparrow e Zenone paiono avere un paio di teorie

Jack Sparrow scelse la pirateria; Zenone, il protagonista de ‘L’Opera al Nero’, la morte: questo è il valore della libertà?

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Jovanotti cantava ‘respira questa libertà’, sottolineando come il bisogno di sentirsi liberi sia qualcosa che concerne l’intera umanità. Non prerogativa dell’alta letteratura, ma un desiderio che investe ogni essere. Ma fino a dove si è disposti per sentirsi liberi?

 

Jack Sparrow e l’illegalità come forma di libertà

Tutti gli uomini vogliono essere liberi. Sentirsi senza vincoli o doveri, vivere la propria vita come meglio credono… Ovviamente per ognuno esistono limiti differenti. C’è chi si sente imprigionato in un mestiere che non lo rispecchia, o chi teme i legami. C’è poi chi vive la società stessa come una prigione, che non gli permette di afferrare tutte le possibilità della vita.

Jack Sparrow è sicuramente uno di questi. O meglio, il pirata rifugge tutto ciò che potrebbe vederlo costretto. Per la sua libertà è disposto a tutto. Basta ricordarsi il ribrezzo che prova per Capitan Barbossa quando accetta di diventare un corsaro. Jack non vuole padroni, di qualunque natura essi siano. Sente la necessità di essere lui stesso il comandante della sua vita, senza che nessuno si frapponga tra lui e i suoi obiettivi.

Per la libertà quindi il Capitano è disposto ad uscire da ogni schema, preferendo la vita da fuorilegge, perché è l’unica che gli permette di inseguire la sua natura. La semantica stessa del termine ‘fuorilegge’ implica essere al di fuori di qualcosa, e quindi non costretto in un qualunque spazio angusto. Il valore della libertà è per lui tale da portarlo a scappare da ogni possibile prigione, tranne forse una: la vita. Al contrario, Jack agogna l’immortalità. Non la pensa così Zenone, il protagonista di un’opera di Marguerite Yourcenar.

Jack Sparrow
Jack Sparrow

 

Zenone e la morte come fuga unica verso la libertà

‘L’Opera al Nero’ (L’Oeuvre au Noir nella versione originale) è un romanzo di Marguerite Yourcenar. La scrittrice è soprattutto conosciuta per essere l’autrice di ‘Memorie di Adriano’, oltre che per essere stata la prima donna a venir eletta membro dell’Académie Française. ‘L’Opera al Nero’ è una storia a più letture: si presenta come spaccato storico di un’epoca, pur non essendo un romanzo storico; come un’analisi dell’animo umano; ancora, come un racconto di alchimia.

Il protagonista è Zenone, un uomo di cui il lettore ripercorre la vita e il cambiamento. Prima un giovane esuberante ma con un animo altamente riflessivo, poi un alchimista e medico, oltre che grande conoscitore dell’umanità. Zenone è coerente con l’argomento di cui stiamo trattando perché passa la sua intera vita a scappare da una prigione all’altra. E non prigioni fisiche, ma metaforiche. Come Jack Sparrow, anche questo personaggio percepisce l’ipocrisia della società che lo circonda e prova l’impulso irrefrenabile di uscirne.

Inizialmente, anche lui si darà all’illegalità e alla macchia. Ma alla fine si renderà conto che quella non può essere la soluzione finale. Al contrario del pirata, l’alchimista percepisce la vita stessa come una prigione da cui fuggire. Capisce che il fatto di esistere tra gli umani gli impedisce di essere se stesso, perché il mondo non è disposto ad accettarlo. Forse ironicamente, ma il prezzo della libertà per Zenone è la morte, ed è infatti il suicidio il limite che il personaggio vede come finale risoluzione all’essere libero.

Marguerite Yourcenar
Marguerite Yourcenar

 

Fin dove si può arrivare per sentirsi liberi?

Queste due risoluzioni sono ovviamente molto drastiche, soprattutto una di esse. Però riescono a mostrare molto bene fino a dove l’uomo può spingersi per sentirsi libero. Questo è un sentimento che tutti provano almeno una volta nella vita. Le prigioni sono sempre diverse, alcune forse solo nella nostra testa. Ma rimane il fatto che il tema della libertà sia come un fil rouge che collega le epoche e le storie.

Libertà dall’oppressore straniero, libertà di espressione, libertà di scelta… da sempre nelle opere e nella vita si combatte per sentirsi se stessi. Esempi sono la libertà di amare in ‘Romeo e Giulietta’, le guerre di indipendenza che hanno coinvolto l’Italia nella fine del diciannovesimo secolo, le manifestazioni per la legittimazione dell’aborto ben più recenti. L’uomo ha come caratteristica quella di volersi sentire libero e protagonista della sua esistenza.

Viene facile quindi domandarsi fino a dove è disposto ad arrivare per accontentare questo suo bisogno. Qui si hanno due esempi: forse eccessivi, forse al limite. Ma svelano bene l’animo umano, che spesso, quando si tratta di catene, non sente nessuna ragione.

Romeo e Giulietta sono due esempi di 'ricercatori di libertà': la loro era la libertà di amare
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