Passione, complicità, rispetto, affetto, dedizione, stima… Moltissime sono le componenti dell’amore, i fattori che permettono ad un rapporto di proseguire e crescere, ma a mio parere un ingrediente spicca tra gli altri, elemento senza il quale qualsiasi rapporto crollerebbe all’istante: la fiducia.
Non possiamo scegliere chi amare, e nel momento stesso in cui questo sentimento entra a far parte della nostra vita e ci lega a qualcun altro, in qualche modo, ci ritroviamo vulnerabili e impotenti di fronte ad esso. Nel momento in cui apriamo il nostro cuore ad un’altra persona gli stiamo fornendo, quasi inconsapevolmente, la capacità di renderci infinitamente felici e, allo stesso tempo, il potere di farci del male, l’arma per ferirci, compiendo in questo modo un atto di fiducia senza eguali.
Difficile spiegare le dinamiche dell’amore. Nel corso del tempo sono moltissimi i poeti, i letterati e gli artisti che hanno provato a dare forma e senso a questo sentimento attraverso le loro opere. Una di questi è l’artista performativa più famosa e conosciuta al mondo: Marina Abramovic.
Marina Abramović
Capace di arrivare in maniera immediata al cuore del pubblico che la osserva, l’artista serba Marina Abramović è senza dubbio l’esponente più importante e straordinaria della ”performance art”, espressione sensoriale e percettibile attraverso la quale l’artista riesce a trasmettere in maniera del tutto eccezionale e toccante, facendo uso del proprio corpo, i comportamenti umani e i sentimenti più profondi di ogni individuo.
”Provai una sensazione molto strana, che non avrei mai immaginato: era come se un flusso elettrico scorresse nel mio corpo, e il pubblico e io fossimo diventati una cosa sola. Un unico organismo.”
Le esibizioni di Marina mescolano vita e teatro, riflessione e stordimento, meraviglia e terrore. Un’artista disposta a mettere a nudo se stessa per svelare la realtà di un’umanità spesso celata, delle volte sorprendente e inaspettata. Capace di sopportare situazioni di malessere fisico e fortissima pressione psicologica con lo scopo di dimostrare che i limiti esistono soltanto nel momento in cui vengono posti da noi stessi.
Di fondamentale importanza nel corso del suo percorso artistico, ma allo stesso modo nella sua vita privata, è stato l’incontro con l’artista tedesco Ulay, che diventerà suo collaboratore e compagno.
Ed è su questo rapporto che voglio soffermarmi, sul legame instauratosi tra Marina e Ulay, e su come questi due eccezionali artisti hanno espresso il loro concetto di amore al mondo.
Rest Energy
Per sempre. Marina e Ulay sono riusciti, attraverso la performance ”Rest Energy”, a racchiudere il concetto di eternità in 4 minuti e 10 secondi. Il ”per sempre” di un amore che consta di una totale, incondizionata e cieca fiducia che spinge l’amante ad affidarsi in maniera assoluta al compagno, a mettere la propria vita nelle mani dell’altro.
Marina Abramović regge un grosso arco, mentre di fronte a lei, riflesso di se stessa, ecco Ulay a tendere la freccia che, se scoccata, potrebbe trafiggerle il cuore. Amore, tensione e dolore, minuti che diventano secoli, secondi che sfiorano l’eternità. Occhi negli occhi, due corpi perfettamente in equilibrio e bilanciati. Sul petto di entrambi, proprio all’altezza del cuore, due piccoli microfoni che permettono di sentire il loro battito cardiaco, pulsazioni che scandiscono un ritmo fuori dal tempo.
”Man mano che la nostra esibizione procedeva, i battiti del cuore diventavano sempre più intensi e, sebbene sia durato solo quattro minuti e dieci secondi, ti dico che per me è stato per sempre.”
Una fiducia senza confini di nessun tipo, emblema dell’amore e del patto che lega due amanti. Un patto che sembra ricordare l’idea romantica dell’innamorato, e disilluso, per eccellenza: Catullo.
Catullo
Un amore tormentato quello di Catullo per la sua adoratissima Lesbia, fuori dal controllo della ragione e della convenzione. Se da una parte Catullo non soccombe alla costrizione di un matrimonio, ciò non significa che non creda nell’eternità di un amore che duri tutta la vita, che non sogni di condividere con la sua amata l’intera esistenza.
Il ”Foedus” catulliano, il ”patto d’amore” che deve legare due amanti va ben oltre un contratto matrimoniale. Si tratta di un rapporto basato sulla ”fides”, sulla fiducia piena e incondizionata, sulla lealtà e onestà, sulla volontà smisurata di entrambi gli amanti di voler trascorrere la vita l’uno nelle braccia dell’altro, oltre il tempo e senza mai scadenza.
”che sia permesso a me e a lei di far durare per tutta la vita
reciproco questo patto d’inviolabile amore”
“Nessuna donna può dire di essere stata amatatanto sinceramente quanto la mia Lesbia è stata amata da me.Nessuna fedeltà fu mai tanta in alcun pattoquanto si è potuta trovare da parte mia nel tuo amore”