“Il professore di desiderio” di Philip Roth riflette sul libertinismo, ricordandoci la scanzonata vita del playboy Barney Stinson.
Uno dei personaggi più amati della serie tv How I met your mother è Barney Stinson. Donnaiolo sfacciato e volgare, che però nasconde qualcosa di più. Nulla sembra avere a che vedere con il Professore protagonista di Il professore di desiderio, capolavoro di Philip Roth. Eppure, entrambi questi personaggi per quanto distanti ci suggeriscono una certa riflessione riguardo al libertinismo.
I romanzi su David Kepesh
Il romanzo di Philip Roth fa parte di una trilogia di libri, di cui è il secondo volume. Il primo è Il seno, il secondo L’animale morente. Tutti hanno come protagonista David Kepesh. Nel primo romanzo, in una sorta di citazione parodica di La metamorfosi di Franz Kafka, il protagonista si trasforma in un seno femminile. In L’animale morente si racconta di una storia tra Kepesh ed una donna, con enorme erotismo ma anche con un romanticismo incredibile. Per Roth il legame tra uomo e donna si esprime con un meraviglioso rapporto di intensa fisicità.
Barney Stinson e la genialità scanzonata
Meno poetici sono gli incontri di Barney Stinson. Sappiamo che viene definito quasi un sociopatico. Esagerato nei modi di fare, nel vestire e un po’ infantile. È un personaggio che ha conquistato tutti anche grazie alla splendida interpretazione che ne ha fatto Neil Patrick Harris, performer eccezionalmente completo. Barney Stinson è un personaggio mirabilmente scritto. Il suo Manuale ed il suo ingegno sono al servizio di una mera soddisfazione fisica, che però come spesso lui rivela gli lasciano fondamentalmente un “vuoto”. Inseguire il desiderio di rendere ogni giornata leggendaria anche grazie alle sue avventure, ad un certo punto, non basterà più. Con il passare del tempo il personaggio si evolve e diventa qualcosa di più. Comprende che forse c’è altro nella vita oltre al sesso e che forse si stava rifugiando in qualcosa di effimero e inutile. Tuttavia, non si può non considerare esilarante il suo modo di fare. C’è del divertente, ma anche del geniale in lui.
Il libertinismo in Philip Roth
Il professore di desiderio, secondo libro della trilogia, mostra David Kepesh in diverse storie di carattere erotico. La presenza interessante è quella dello psicoanalista, che funge da spartiacque per le varie avventure ed i racconti. Sostanzialmente ciò che si mette su pagina qui è il libertinismo di un uomo che dice di essere “erudito fra i libertini e libertino fra gli eruditi”. In questo erotismo sfrenato non è la superficialità di un atto fisico fine a se stesso, in quanto ogni incontro diventa preziosa occasione di confronto e riflessione. Il professore è intellettuale e libertino, che rivela la sua profondità ed il suo genio continuamente. Per quanto sia meno scanzonato, non può non ricordare la profondità che è capace di rivelare un donnaiolo qualsiasi. Allora il libertinismo può essere qualcosa di più se riusciamo a trasformare ogni incontro in un’occasione di crescita, altrimenti rivela, come spesso accade per il Professore ma anche per Barney, una profonda fragilità di fondo. La ricerca di qualcosa che forse non troveremo mai, ma che dobbiamo continuare a cercare, qualsiasi cosa sia.