Un semplice RNA potrebbe sconfiggere il cancro al seno

È italiana la nuova scoperta contro il cancro al seno che ha il potenziale per essere una cura per i casi più difficili. Negli ultimi anni, un massiccio progetto di prevenzione ha abbassato la mortalità enormemente. Pur aumentando le diagnosi precoci, però, i tumori più aggressivi continuano a mietere vittime. Un piccolo frammento di RNA potrebbe congelare un cancro, ed addirittura far tornare le cellule normali.

I tumori più ostinati nel seno, sono quelle che derivano da cellule staminali. Se una cellula staminale diventa cancerosa, si moltiplica molto facilmente. Inoltre, anche dopo l’asportazione, il tumore può rinascere da una singola staminale malata.

L’RNA che blocca altri RNA

Ci sono moltissimi sistemi di difesa, sia diretti che indiretti, che impediscono ad una cellula di moltiplicarsi senza limiti. Uno di questi è il piccolo miR-34. I micro-RNA non sono dei geni nel senso tradizionale del termine: infatti non codificano per nessuna proteina. La struttura di miR-34, gli permette di intercettare altri mRNA prima che vengano utilizzati, e bloccare la loro traduzione. Funziona come un interruttore, che accende o spegne certe funzioni della cellula.

Come l’RNA blocca la produzione di una proteina fonte

miR-34 si assicura che non vengano prodotte più cellule staminali di quelle necessarie. L’assenza di questo miRNA non porta al cancro, ma dà alle staminali molta più libertà. Infatti, nelle cellule tumorali studiate, c’erano quantità di miR-34 erano molto basse. Meno era, più il cancro era aggressivo.

“Questo lavoro ci ha permesso di capire che l’espressione fisiologica del microRNA, miR-34a, è in grado di limitare l’espansione delle cellule staminali e può quindi contrastare più efficacemente la progressione del tumore”, spiega Paola Bonetti, prima autrice del lavoro e ricercatrice nel gruppo di Nicassio. [fonte Ansa]

 

Il cancro non ha avuto scampo

Quando è stato iniettato miR-34 in tumori già formati, è stato in grado di rallentarne la crescita. Inoltre, in alcuni casi, ha perfino riconvertito le cellule da malate a sane. Gli effetti sono rimasti anche quando aver interrotto la somministrazione di miRNA.

I ricercatori guardano avanti in questo campo per trovare un campo applicativo di questa scoperta. Unito all’enorme lavoro di prevenzione, potrebbe essere un altro passo per spazzare via il cancro al seno dalla vita delle donne

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