Dopo la famosa Rivoluzione francese che tutti conosciamo,avvenuta nel 1789, nel 2018 stiamo assistendo ad una nuova rivoluzione: i gilet gialli.
In questi due giorni, la Francia è abbandonata al proprio destino, per colpa dei francesi che stanno protestando contro il governo di Emmanuel Macron, per via di una tassa, la “Carbon tax“, che innalzerebbe il prezzo dei carburanti.
Le proteste hanno avuto i propri focolai nelle campagne francesi.
Analizzando sia la storica Rivoluzione francese sia quella odierna, l’elemento in comune anche con altre proteste storiche è uno solo: il comportamento atto a compiere tafferugli da parte dei cittadini.
Da cosa nasce?
Il tutto nasce dal senso di pericolo: può sembrare strana come reazione, oppure troppo esagerata, ma è così: ognuno di noi prova una sensazione di pericolo ogni qualvolta che si sente oppresso da un qualcosa che può portare danno a sé stesso o alla propria cerchia di affetti.
Il tutto rapportato nella società odierna, nella quale tutti lavorano, gli stressors sono dietro l’ angolo e i tempi scandiscono la vita quotidiana, i conti tornano.
I soggetti protestano per evitare che questo fil rouge porti danni agli individui stessi e alla propria vita lavorativa e privata.
Un altro processo interviene: la paura.
Paura di essere abbandonati dal governo, o meglio, di non esser ascoltati.
Dunque,come se fosse la scena di un film, con la paura che fa da sfondo e l’ ascolto come obiettivo, interviene l’ antagonista che fa impazzire il protagonista del nostro film: il panico.
In questo caso, il panico causa gli atti vandalici, i quali non fanno altro che arrecare danni alla stessa società che sta vivendo il momento.
Reazioni al panico possono essere molteplici, come l’ arrendersi alla volontà superiore di qualcun’ altro (in questo caso del governo), oppure essere avvolti totalmente da questo stress che manda alle stelle la capacità di inibirlo delle persone e aspettarsi gesti folli da parte di queste ultime.
L’ importante è restare con i piedi per terra e col senno ligio, poichè le conseguenze psicologiche e legali posso essere molteplici.
Mattia Mancini