Le basi dell’attaccamento: stabilità e cambiamento

Vi siete mai chiesti perché le persone si comportano in un certo modo quando si relazionano con gli altri? Alcuni vi sembreranno più solitari rispetto agli altri, altri più irascibili e impulsivi. Che sia con i genitori, gli amici o anche la fidanzata la risposta è all’interno della teoria dell’attaccamento.

La teoria dell’attaccamento e l’importanza della relazione

La teoria dell’attaccamento sottolinea l’importanza del modo di trattare un bambino da parte dei suoi genitori per il suo sviluppo. Questa teoria considera la propensione dell’individuo a stringere relazioni emotive intime con specifiche persone che dureranno tutta la vita. Questi legami sono principalmente caratterizzati da una persona più piccola in cerca di cure e una più grande che tali cure le dispensa.

La teoria dell’attaccamento pone le sue basi sullo schema di eplorazione a partire da una base sicura. Il bambino quando ha fiducia verso la sua figura materna, definita in questo caso come una base sicura, può mettersi ad esplorare l’ambiente circostante. Nel momento in cui, esplorando, dovesse notare qualcuno o qualche cosa che gli arreca timore, ha sempre la possibilità di tornare dalla sua mamma, una sorta di ‘casa base’.

Come detto, lo sviluppo dello schema di attaccamento deriva da come il bambino viene trattato dai suoi genitori. Secondo Bowlby, pioniere della teoria dell’attaccamento, la ripetizione di esperienze interattive con il datore di cure, contribuirebbe alla formazione di  modelli operativi interni.

Il modello operativo interno può essere definito come il modo in cui il bambino si pensa all’interno della relazione con il genitore. È un elemento che influenza pensieri e sentimenti sia su se stessi, che sull’altro. Se per esempio il bambino ha una relazione con la madre caratterizzata da attenzioni costanti e amore, avrà una considerazione di sè come degno di attenzione e cure e del genitore come attento e amorevole. Ciò sarà il contrario in casi di relazioni in cui il genitore sarà disattento e incurante dei bisogni del bambino. Questo senso di fiducia e di sfiducia non è da vedere però in modo deterministico perché per esempio il senso di fiducia deve essere costantemente confermato e conformato anche allo sviluppo dell’età, alla maturità cognitiva e ad altri fattori.

Le tipologie di attaccamento e la stabilità nel corso della vita

Mary Ainsworth, collega di Bowlby, attraverso il procedimento di osservazione della Strange Situation (1969), ha cercato di valutare il comportamento di esplorazione e di attaccamento del bambino di un anno. I protagonisti dell’esperimento sono il piccolo, la madre, una persona estranea al bambino e lo sperimentatore in un setting di due stanze, una di osservazione e l’altra dell’esperimento. Nella stanza dell’esperimento ci sono due sedie grandi, una per la mamma e l’altra per l’estraneo, e una piccola per il bambino con dei giochi. L’esperimento si sviluppa in otto episodi di pochi minuti l’uno in cui si alterna la presenza della madre con la sua assenza e si notano le reazioni del bambino. Da qui Mary Ainsworth individuò tre principali modelli di attaccamento:

  • Sicuro: il bambino esplora l’ambiente in presenza della madre che viene usata come base sicura. Quando ella si allontana il bambino mostra segni di dispiacere ma al suo ritorno si fa facilmente consolare da lei;
  • Insicuro-evitante: sono bambini che sembrano trascurare le uscite e i rientri della madre, non mostrano segni di angoscia quando lei si allontana;
  • Insicuro-ambivalente: sono bambini che manifestano un’acuta angoscia all’allontanamento della madre. Quando ella torna sono inconsolabili alternando la ricerca di uno stretto contatto con momenti di rabbia. Sono bambini che hanno a che fare con madri dal comportamento ambivalente, delle volte presenti, delle volte assenti se non incilini all’aggressività.

Successivamente (1986), Mary Main aggiunse un quarto tipo di attaccamento dall’analisi del comportamento di bambini che non rientravano in nessuno tra quelli elencati precedentemente:

  • Attaccamento insicuro-disorganizzato: sono bambini che hanno subito abusi o maltrattamenti dalle madri o le cui stesse madri hanno subito dei maltrattamenti. Sono bambini che presentano un comportamento disorganizzato, privo di scopi, interrotto nel suo atto e pieno di stereotipie. Sono bambini che non riescono nè ad allontanarsi nè ad avvicinarsi ad una madre di cui hanno paura ma che è l’unica fonte di sicurezza.

Queste tipologie di attaccamento hanno trovato riscontri sul modo in cui le madri trattavano i loro figli in situazioni di cooperazione, come per lo svolgimento di un semplice compito in cui la madre doveva dare una mano. Infatti, nelle relazioni in cui si è valutato un attaccamento sicuro, la madre cooperava con il bambino aiutandolo e incoraggiandolo. Nelle relazioni in cui vi era un attaccamento insicuro invece la madre era disattenta, superficiale e meno sensibile verso il bambino.

Importante diventa capire perché la madre si comporta in quel modo: una risposta deriva dal modo in cui è stata trattata da piccola, elemento che denota la stabilità dei modelli di attaccamento. Un’altra motivazione che conferma la loro stabilità è legata al fatto che i genitori tendono a trattare i figli in modo tendenzialmente stabile. Si produce così un circolo vizioso dove il bambino tenderà ad avere comportamenti evitanti o ambivalenti e il genitore risponderà di conseguenza e così via. Infatti, se un genitore cambiasse il suo schema comportamentale, lo schema di attaccamento del figlio cambierebbe di conseguenza.

Bowlby però considera i modelli di attaccamento non acquisiti definitivamente, ma flessibili e modulabili, ragion per cui non si può con certezza ritenere che una relazione di attaccamento sicura rimarrà sicura per sempre, dal momento che esperienze emozionali estreme, dovute a separazioni e perdite, possono portare a un cambiamento nella considerazione di sé e nella qualità dell’attaccamento.
Allo stesso modo, si può assumere che i modelli operativi interni di una precoce esperienza di attaccamento insicuro possono essere riorganizzati.
Questo potrebbe accadere nel caso di una esperienza positiva di attaccamento o successivamente ad una psicoterapia.

A queste tematiche bisogna sempre approcciarsi con cautela: la ripetizione di determinati pattern comportamentali può portare a una stabilità di quel modello di attaccamento, ma esperienze importanti possono modificarlo. La parola chiave diventa quindi una: possibilità.

Colombo Sara